Sembra non placarsi l’invio di ordigni mandati via posta, dopo Lavazza e Ferrero adesso ad essere stata presa di mira è la storia azienda con sede in provincia di Cuneo.
Erano circa le 13 quando il personale si è accorto della busta.
La lettera, accompagnata da una dose di polverina, è un ricatto alle aziende: “Pagate 300mila euro o avveleneremo i vostri prodotti con l’oleandrina”. Al momento non è stata emanata alcuna ordinanza per evacuare la fabbrica grazie agli artificieri che hanno riportato la calma nello stabilimento .

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