I dati degli ultimi 4 anni evidenziano le difficoltà del movimento italiano a livello europeo: solo due semifinali contro le nove inglesi e le undici spagnole, tra Champions ed Europa League.
Ci sono quattro inglesi, due spagnoli, un tedesco, un olandese e purtroppo non è una barzelletta. Per noi italiani, d’altronde, c’è ben poco da ridere. Escluso dalle semifinali europee, il nostro calcio deve porsi delle domande partendo dal presupposto che se anche si trattasse di un bilancio eccessivamente negativo rispetto alle potenzialità e alle aspettative (l’anno scorso la Roma disputò una Champions strepitosa, la Juve ha giocato due finali dal 2015 in poi) rimane la sensazione di un movimento in difficoltà e ormai da tempo alla rincorsa di altri Paesi.