Eroico e non del tutto scontato, ci sentiamo di definirlo così, il gesto che ha portato alla restituzione del cellulare alla vittima. Una solidarietà che ci dovrebbe far riflettere e spingere a domandare a noi stessi se l’avessimo fatto anche. A Verona Best è accolto dalla polizia, che gli consiglia di andare a farsi medicare e di sporgere denuncia. La signora lo ringrazia, lui si schermisce e anche quando, con grande timidezza, racconta quanto è successo lo fa con lo stupore di chi non capisce il perché di tanto interesse. “Ho fatto una cosa normale”, ripete. Non ha voglia di parlare della sua vita, il timore è quello di chi si aspetta sempre rogne da tanto interesse: “Ho il permesso di soggiorno, ma non ho un lavoro. Vivo con i miei nipoti a Vicenza”.

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