Palermo – Otto luoghi, tutti su prenotazione, che per l’occasione mostreranno tesori sconosciuti o racconteranno nuove storie. Le Vie dei Tesori stringe la mano alla Settimana delle Culture e, per i prossimi due weekend (sabato 11 e domenica 12, sabato 18 e domenica 19), organizza una piccola anticipazione del Festival più amato della città, il tradizionale appuntamento di ottobre. Il menu prevede sette luoghi aperti con visita guidata, l’amatissimo giro sul piper dall’aeroporto di Boccadifalco, due passeggiate (il 18 e 19 maggio) per salutare la Santuzza in cima a Monte Pellegrino. Tutte le esperienze sono prenotabili sul sito www.leviedeitesori.com con un contributo (5 euro per la visita guidata ai luoghi su prenotazione, 25 euro per il giro sul piper). Nel caso in cui i turni non fossero pieni, si potrà andare direttamente sul posto e partecipare alla visita guidata senza prenotazione. Due weekend quindi per scoprire luoghi e storie segrete della città? Da sopra e da sotto, dal monte e dal mare. Si può andare per salotti nobiliari – lo sapevate che a Palazzo De Gregorio l’ammiraglio Nelson amò lady Hamilton? E che ai Quattro Pizzi esistono ancora gli acquerelli di Vincenzo Florio? -, oppure infilarsi nei caveau della Galleria d’arte moderna, scendere nei rifugi che hanno protetto i palermitani sotto le bombe del ’43, oppure percorrere i qanat arabi; o ancora, scoprire dove nasce il famoso e amatissimo zammù Tutone o “annusare” il Museo del caffè. E per i più avventurosi, c’è anche il giro in Piper.

Rifugio antiaereo – P.zza Pretoria

Nei depositi della Gam, la Galleria di arte moderna, si potrà scoprire per la prima volta un ritratto affascinante di scuola Macchiaiola, firmato da Federico Zandomeneghi, che si mostra dopo il restauro promosso da Salvare Palermo. È una delle tre opere che, undici mesi prima di morire, nel 1996, la nobildonna Rosalia Galati di Riella lascia in eredità alla GAM, insieme con due pastelli di Ettore Ximenes. Il ritratto ha mostrato altre dediche, affiorate dalla tela, e una storia particolare che passa anche dal nobiluomo ritratto, Domenico Galati di Riella, avvocato, poeta e drammaturgo. 

Ma sorprese anche al seicentesco Palazzo De Gregorio, dove vissero anche i Lampedusa: un tempo la residenza aveva accesso diretto al mare, e alle spalle possedeva profumatissimi giardini disegnati a fine ‘800 dal botanico (ma anche astronomo, geologo e archeologo, artista e fotografo), Antonio De Gregorio Brunaccini. A lui è dedicata proprio una stanza del palazzo – anche questa allestita per l’occasione per i visitatori de Le Vie dei Tesori -, dove sono esposti alcuni reperti archeologici catalogati dalla Soprintendenza, foto scattate con una delle primissime macchine fotografiche, e parecchi spartiti.  Oltre all’ammiraglio Nelson e al suo amore, lady Hamilton, in questi salotti giunsero infatti (e non se ne volevano più andare …) Richard Wagner e Pietro Mascagni. Nelle sale, anche un bellissimo San Gerolamo di scuola caravaggesca.

Alla Palazzina dei Quattro Pizzi all’Arenella, il gioiello di Casa Florio, nel secondo weekend, verrà allestita una mostra che si ricollegherà idealmente alla passione dal cadetto di Casa Florio, Vincenzo, per le auto. Non dimentichiamo che la famosa Targa Florio si deve a lui … ma ve la racconteremo. Aperto straordinariamente il rifugio antiaereo sotto piazza Pretoria, dove molti anziani palermitani hanno rivissuto il disastroso bombardamento del 9 maggio del 1943, che sarà per l’occasione raccontato.

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