E’ quanto emerge da una decisione della Corte Suprema dello Utah, negli Stati Uniti, secondo cui il giudice Michael Kwan ha iniziato a pubblicare, tramite i suoi account Facebook e LinkedIn, commenti sprezzanti su Donald Trump nel 2016, quando era solo candidato per le elezioni presidenziali.
Il giudice Kwan aveva parlato di una “presa di potere fascista”, chiedendo la vigilanza nei confronti dei parlamentari repubblicani, il partito del presidente, al Congresso per paura che trasformassero il parlamento americano in “Reichstag”.