Palermo – Alla presenza del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e del Dirigente Generale Sergio Alessandro, è stato avviato il cantiere che in 18 mesi realizzerà il primo Museo regionale della fotografia. La sede è uno dei gioielli architettonici di Palermo: il villino Favaloro di piazza Virgilio, realizzato da Giovan Battista Basile nel 1889. Una location prestigiosa che accoglierà gli oltre 100mila pezzi custoditi dal Centro regionale del’Inventario e Catalogo della Regione Siciliana. Dopo un lungo periodo di abbandono, solo recentemente il progetto ha visto, grazie all’impegno dell’amministrazione regionale, un impulso decisivo nell’utilizzo dei fondi relativi al Programma Operativo Nazionale – Cultura e Sviluppo FESR 2014/2020 per un importo totale di 1milione e 700mila euro.
“Con questa iniziativa centriamo due obiettivi – ha sottolineato il presidente Nello Musumeci – restituiamo a Palermo una struttura di grande pregio architettonico e diamo alla Sicilia, ma anche ai turisti che vengono da ogni parte del mondo, la possibilità di visitare un Museo della fotografia che avrà una valenza internazionale. La tutela e la valorizzazione dei beni culturali – ha concluso il governatore – sono una necessità prioritaria per restituire ruolo e protagonismo alla Sicilia nel mondo. E’ questa la Sicilia che mi piace”.
Il Villino Favaloro, costruito, tra il 1889 e il 1891 su progetto di Giovan Battista Filippo Basile, rappresenta il punto di incontro tra stilemi tardo medievali e rinascimentali in una equilibrata sintesi stilistica delle tendenze sperimentali del geniale architetto. I modi e le formule Liberty risalgono ad alcuni interventi del 1903 a cura di Ernesto Basile, lo stesso che nel 1914 ha effettuato l’ampliamento del Villino con la costruzione dello splendido torrino belvedere. Le decorazioni pittoriche interne e i mosaici sono stati realizzati da Salvatore Gregorietti. Il ricco giardino circostante impreziosisce questo scrigno situato nel centro della città, e che rappresenta una rara testimonianza dell’architettura ottocentesca palermitana in un contesto di moderna cementificazione.
Per l’esposizione è stato previsto un criterio cronologico: si parte dalla protofotografia che va dal 1839 al 1865 per proseguire con i fotografi del Gran Tour della fine dell’Ottocento e con le produzioni della prima metà del Novecento del Pittorialismo. Il percorso continuerà al piano superiore con la fotografia del Novecento e la fotografia documentaria dei Beni culturali delle città siciliane. Dagherrotipi, calotipi, collodi e altri fototipi insieme a materiali documentali cartacei, lastre e pellicole stampe, album d’epoca; e ancora diapositive provenienti dai Fondi Bronzetti, Di Dio, Seffer, Arezzo di Trifiletti con fotografie di autori di rilievo quali i fratelli Alinari, Brogi, Incorpora, Intergugliemi, Cappellani.Sono previste anche due piccole camere oscure per la proiezione di brevi filmati e cortometraggi del Novecento, scelti dalla ricca Filmoteca regionale del Centro del Catalogo. Sarà inoltre attrezzata una sala per mostre temporanee di fotografi che hanno lavorato in Sicilia: Ferdinando Scianna, Letizia Battaglia, Enzo Sellerio, Enzo Brai, Giuseppe Tornatore, Dante Giuseppe Cappellani, Vincenzo Florio, Giuseppe Leone, Fosco Maraini, Melo Minnella, Folco Quilici.
L’ente appaltante è il Centro Regionale per l’Inventariazione, la Catalogazione e la Documentazione della Regione Siciliana.