Nell’ennesimo blitz della polizia di Ragusa fra le serre di Vittoria dove si coltivano i pomodorini, fra decine di migranti al lavoro senza garanzie, con paghe da 4 euro all’ora, gli agenti del vice questore Nino Ciavola hanno scoperto che a essere sfruttato stavolta c’era pure il fratello di uno pregiudicato imprenditore, già denunciato altre volte. Un primato assoluto per Giovanni Di Martino, un sessantenne stupito dalle contestazioni, pronto a difendersi dicendo «di fare campare tutti con il lavoro». Quasi ritenendosi un generoso benefattore anche per il fratello che, a differenza degli altri, aveva una malandata casa in cui dormire.

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