Nei dintorni dei tre poli industriali siciliani – i dati (scientifici) oltre il livello d’allarme.
Otto anni di studi son serviti per aggiornare la cartella clinica più aggiornata dei cittadini residenti in 45 Sin (Siti di interesse nazionale per le bonifiche), quattro dei quali in Sicilia: Biancavilla, Gela, Milazzo e Priolo.
Come hanno operato i ricercatori? «Gli indicatori epidemiologici sono stati analizzati alla luce di ipotesi eziologiche a priori relative al possibile impatto sanitario delle fonti di esposizioni ambientali presenti», il punto di partenza. Quello di arrivo è racchiuso in dati preoccupanti. Su almeno due dei tre poli industriali siciliani.
Gela, dove è in atto la svolta “green” della raffineria Eni, Per quanto riguarda l’aria è stata verificata «la presenza di alcuni contaminanti in concentrazioni elevate», valori «riconducibili alle emissioni industriali». Definiti «rilevanti» anche i dati di contaminazione del suolo, «con superamento di limiti normativi in alcuni casi di migliaia di volte». Con l’ipotesi che, attraverso le piogge, «i contaminanti possano essere stati assorbiti dal suolo e trasferiti nel comparto aereo e nelle acque sotterranee con conseguente rischio sanitario per la popolazione», a partire da quello del «consumo di frutta o vegetali coltivati in aree contaminate».
E poi i dati medici. Fra le cause di morte associabili alle fonti di esposizione ambientale del sito, spiccano i tumori allo stomaco, al colon retto e ai polmoni, oltre che le malattie respiratorie . Stesso trend allarmante per i residenti under 30. Fa paura anche «l’eccesso di prevalenza delle malformazioni congenite» dell’apparato urinario e dei genitali.
Sostanzialmente meno preoccupante la situazione a Milazzo, dove «risultano in eccesso tra le sole donne i tumori dello stomaco e del polmone», oltre che «le malattie respiratorie croniche e l’asma». In eccesso le malformazioni congenite «del cuore, dei genitali e degli arti», regolari i dati oncologici sulla popolazione più giovane. Ritenuti meritevoli di attenzione gli «eccessi di incidenza dei mesoteliomi tra gli uomini, e dei tumori del polmone e dell’ovaio tra le donne».