Identificato l’escursionista, vittima della violenta eruzione di Stromboli: è il 35enne Massimo Imbesi, nato a Messina, ma da tempo residente a Milazzo; era con un coetaneo brasiliano, ritrovato in stato di shock e disidratato, non in pericolo di vita. Stavano percorrendo un’area libera, dove si può andare anche senza guida perché al di sotto dei 400 metri, a Punta dei Corvi, a Ginostra. I vigili del fuoco di Lipari, trasportati dalla Capitaneria di Porto, hanno raggiunto attraverso una mulattiera l’area dove si trovavano i due e dove la furia del vulcano ha prodotto gli effetti più devastanti. Sul posto anche i carabinieri e il medico legale.
Il Comunicato della protezione civile
“Nel pomeriggio di oggi si è verificata una violenta esplosione sul sull’isola/vulcano di Stromboli. L’esplosione, che rientra nella caratteristica attività del vulcano eolico, è stata notevolmente più intensa dell’ordinario ed ha determinato la fuoriuscita di materiale lapideo, ceneri e fumo che hanno creato una caratteristica colonna sull’isola. Alcuni materiali incandescenti fuoriusciti dalla bocca del cratere, hanno provocato due incendi alla vegetazione sulle pendici del cono vulcanico per i quali si è intervenuto per via aerea con un l’invio di un Canadair. Tutto il Sistema di Protezione civile è stato immediatamente allertato per monitorare la situazione e per intervenire a salvaguardia dell’incolumità dei numerosi villeggianti e abitanti dell’isola”. È quanto si legge sulla pagina Facebook del Dipartimento Regionale della Protezione Civile. “Tanta comprensibile paura tra la popolazione per quanto accaduto – si legge nel post – É stato immediatamente attivato il COC (Centro Operativo Comunale) presso il comune di Lipari e successivamente attivata anche l’Unità di Crisi presso la Prefettura di Messina”. “Il Comune – spiega il post – riferisce che non ci sarà una vera e propria evacuazione, ma tutti coloro che vorranno lasciare l’isola saranno messi in condizioni di farlo in sicurezza”.