Dopo essere tornato ufficialmente alla Juventus Gianluigi Buffon ha parlato a margine della presentazione del nuovo Juventus Store a Milano.

Queste le sue parole raccolte da TMW: “Voglio dare il mio contributo e nella prossima stagione abbiamo e ho ancora tanti obiettivi”.

Come sarà giocare con Cristiano Ronaldo?
“Bellissimo. Agli sgoccioli della mia carriera ho avuto la possibilità di giocare con Neymar e Mbappé, grazie al PSG, e di giocare con Ronaldo grazie alla Juve che mi ha richiamato. Penso che per giocatori con la mia esperienza e con la mia storia, riuscire a concludere così una carriera importante sia uno splendido regalo”.

Ha già parlato con Ronaldo?
“No, solo da avversario, mai da compagno di squadra”.

Questa Juve è più forte rispetto a quella che ha lasciato?
“L’ho lasciata fortissima, oggi è ancora più forte, questa è la verità. Già oggi, andando alla Continassa, ho trovato un mondo stravolto positivamente. Chi guida la Juve ha le idee ben chiare e sa cosa bisogna fare per rimanere a determinati livelli”.

Pronto a dare direttive?
“Macchè direttive. Sono pronto a dare una mano alla squadra, quando ci sarà bisogno”.

Quanto pensa di giocare?
“Non sono qui per fare minutaggi. Alla Juve ci sono gerarchie molto chiare. Szczesny è il titolare, meritatamente, poi ci sono io che dovrò farmi trovare pronto”.

Il sogno Champions?

“Nella vita e nello sport non si può iniziare la stagione pensando alla fine. La Champions è il trofeo più prestigioso, ma in mezzo ci sono 10 mesi importanti”.

Quali sono state le motivazioni che l’hanno convinta a tornare?
“Le motivazioni sono tantissime per questa scelta. Magari è potuta sembrare anche poco incline a quello che sono stato io ma credo che la vera motivazione sia stata quella di voler giocare un altro anno in un posto dove avrei provato emozioni forti. Qui sono con i miei fratelli, spero di festeggiare insieme a loro e insieme ai tifosi”.

La fascia di capitano?

“Non sarà mia. Voglio ringraziare Szczesny e Chiellini che mi hanno offerto l’1 e la fascia. Sono contento che alla fine il portiere titolare abbia la maglia numero 1 e che Chiello sia il capitano, visto che lo è anche in Nazionale”.

Che numero prenderà?
“Il 77, fa parte della mia storia e l’ho avuto a Parma, quando feci una stagione strepitosa”.

In Italia bisogna temere l’Inter di Conte?
“Vedendo da lontano quest’anno la Juve è stata talmente forte che non ha avuto antagoniste. Penso comunque che con Conte e qualche acquisto l’Inter possa diventare una pretendente allo scudetto. A luglio è però troppo preso per parlare di questo”.