PALERMO Il governo Musumeci ha dato il via libera a una delibera dell’assessore alla Salute, Ruggero Razza, che ha riprogrammato le risorse destinate all’ammodernamento del patrimonio sanitario con fondi di provenienza statale per quattro nuovi ospedali a Palermo e Siracusa.
La misura riguarda la realizzazione del nuovo presidio ospedaliero di Siracusa, per il quale vengono complessivamente stanziati 160 milioni di euro: venti milioni in più rispetto alle risorse previste in precedenza. Sono tre, invece, i maxi interventi previsti per Palermo. Si tratta dell’ospedale Ismett II di Carini, su un sito di proprietà della Fondazione Rimed, la cui gestione è intestata a una partnership pubblico-privata. L’opera si integrerà con la nuova sede Rimed in fase di realizzazione e già finanziata con altri fondi di provenienza comunitaria. Di fatto, a Carini, nascerà un vero e proprio cluster scientifico, rafforzando e consolidando quindi le attività cliniche e di ricerca. Il costo dell’opera è di 176 milioni di euro, di cui 20 a carico dei privati. Il nuovo stanziamento prevede 38 milioni di euro in più rispetto al documento di programmazione precedente.
Nella zona nord di Palermo si punta invece alla realizzazione di un nuovo distretto sanitario che di fatto ingloberà gli ospedali Villa Sofia e Cervello. Per individuare l’area, si ricalcherà quanto già fatto a Siracusa, con l’affidamento a un urbanista che possa valutare i costi-benefici dell’operazione. Il costo dell’intervento è di 280 milioni di euro.
Durante la Conferenza Stato-Regioni del 9 maggio scorso, sono state inoltre ripartite ulteriori risorse statali in favore della Sicilia destinate all’infrastrutturazione sanitaria: si tratta complessivamente di circa 352 milioni di euro (compresi i fondi di carattere regionale), per i quali si è in attesa della delibera Cipe di assegnazione. Con questa dotazione il governo Musumeci intende costruire un nuovo ospedale nell’area Sud-Ovest di Palermo che andrà a sostituire i due presidi contigui del Civico e del Policlinico Universitario – Policivico – che presentano strutture, per la maggior parte, risalenti all’inizio del Novecento.
“Il capoluogo – dice Musumeci – ha assoluta necessità di strutture di nuova generazione, in linea con gli standard attuali. Per Palermo abbiamo già a disposizione fondi per circa 440 milioni di euro, già deliberati dal Cipe, che saranno nelle disponibilità delle Aziende sanitarie coinvolte per procedere alla progettazione e quindi alla realizzazione di due opere. Per la terza, il Policivico che cambierà l’area sud ovest di Palermo, sono stati individuati oltre 350 milioni di euro che attendono di essere validati dal Cipe”.