Capo d’Orlando – Nel comunicato stampa diffuso ieri dall’amministrazione Ingrillì, riguardo ai problemi di conferimento in discarica dell’organico, il sindaco aveva dichiarato: “Sfido chiunque a dire che ci sono stati o ci saranno aumenti dei costi a carico dei cittadini – commenta il Sindaco Franco Ingrillì – bisogna, piuttosto, sottolineare che, nonostante i problemi con il conferimento dell’organico negli impianti preposti, i dati sono senz’altro incoraggianti e se la percentuale complessiva dei primi sei mesi dell’anno è sostanzialmente in linea con quella del 2018, gli ultimi dati sono addirittura positivi e ci invogliano a proseguire sulla strada intrapresa. Differenziare di più e meglio è più di un obiettivo: è un dovere civico per tutelare l’ambiente e la comunità in cui viviamo”. Inoltre, chiarificazioni sul tema sono state date, ieri mattina nella II Commissione Consiliare Permanente, presieduta da Felice Scafidi, da Massimo Bontempo delegato dal responsabile dell’ambito “rifiuti” ha rispondere in sede di audizione alle domande postegli.

Oggi arriva la risposta da parte di Legambiente, più realista e concreta: “C’è poco da essere soddisfatti e arrampicarsi sugli specchi non cambia la realtà. Come abbiamo documentato la scorsa settimana, nei primi sei mesi del 2019 la percentuale di raccolta differenziata (50% circa) è più bassa di quella registrata nello stesso periodo del 2018 ma soprattutto ben lontana dall’obiettivo che si era vincolata a raggiungere la ditta appaltatrice (70%).  

L’obiettivo del 70% nel primo anno di servizio faceva parte dell’offerta migliorativa grazie alla quale la ditta, unica partecipante alla gara, si era aggiudicato l’appalto del servizio. La stessa offerta conteneva anche l’impegno a predisporre gli strumenti per avviare la tariffazione puntuale, di modo che ciascuna utenza traesse beneficio dal proprio comportamento virtuoso. La percentuale di raccolta differenziata non è una medaglietta da appuntarsi ma un fattore determinante della tariffa a carico delle utenze. Difatti, a causa di un calcolo del trasporto  altamente penalizzante per il Comune (ma non per il gestore) nel quale costituiscono moltiplicatore le tonnellate di rifiuti trasportati, un viaggio in discarica costa una media di 2.180 euro, contro i 580 euro che pagano altri comuni più attenti nella predisposizione e nell’approvazione dei contratti. Tanto che in questi anni i costi sono aumentati e che il Comune di Capo d’Orlando ha emesso fatture di conguaglio a copertura dei maggiori costi di trasporto degli anni. A questo punto continuare a giocare con le parole per nascondere risultati impietosi, a non dare una svolta all’organizzazione del servizio e a non affrontare potenziali quanto imbarazzanti conflitti di interessi, può servire ai giochi politici ma non abbassa i costi caricati in bolletta. Il Sindaco farebbe perciò meglio a dedicare il tempo che spende nel confezionare comunicati nel dare invece qualche segnale di cambiamento, partendo dalle contestazioni mosse dallo stesso responsabile del procedimento: a cominciare dalla installazione di una pesa per quantificare con certezza e trasparenza la quantità di rifiuti effettivamente raccolti in paese ed destinati alla discarica, continuando per l’avvio della tariffazione puntuale prevista in Contratto, fino alla rinegoziazione dei proventi relativi ai rifiuti riciclabili.

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