Revocato il sequestro del complesso residenziale Tindari Resort di Furnari, effettuato l’8 agosto scorso a Portorosa.

Il pm del Tribunale di Barcellona, Federica Paiola, non ravvisando alcuni dei reati indicati nel verbale di sequestro e “ritenendo necessari ulteriori approfondimenti, ha deciso di non procedere con la richiesta di conferma di sequestro e ha disposto la restituzione del bene al proprietario”, assistito dagli avvocati Rosanna Calafato e Giuseppe Lo Presti. I carabinieri del Nas e del Nil con i colleghi di Furnari e gli agenti della Polizia Municipale avevano sequestrato all’interno del complesso turistico di Portorosa a Furnari, una nota struttura residenziale, i cui titolari erano stati accusati di presunti abusi edilizi, di impiegare 11 lavoratori in nero, mentre sarebbero state riscontrate carenze igienico-sanitarie e mancate autorizzazioni.

Il “Tindari resort”, struttura ricettiva di tipo alberghiero composta da ben 92 unità immobiliari, ubicato nel complesso turistico di Portorosa, è stato sottoposto dagli agenti della polizia municipale del Comune di Furnari a “sequestro amministrativo”, con contestuale “chiusura coattiva” dell’esercizio alberghiero.Il sequestro amministrativo, a cui con molta probabilità potrebbe seguire anche un sequestro preventivo in quanto l’ufficio tecnico avrebbe accertato la violazione edilizia della normativa di cui al Dpr n. 380/2001, è scaturito a seguito di una ordinanza adottata dal sindaco Maurizio Crimi, il quale, ricevuti i rapporti della stessa polizia municipale e dello sportello unico delle attività produttive del comune di Furnari, ha ordinato l’immediata sospensione e chiusura dell’attività ricettiva, adesso revocata dal pm.

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