Correre non è bastato, se poi chi doveva correre non era lui, ed è così che l’uomo delle volate questa proprio la consegna alla cronaca da fermo, inerme. Una volata che noi immaginiamo lo abbia portato proprio lì, a combattere per il podio come ci ha sempre abituati a fare. Di una cosa siamo certi, farà parte di un team, quello italiano, che ha fatto la storia. Nei nostri pensieri, lo immaginiamo adesso in gruppo con Fausto Coppi, Gino Bartali, Alfredo Binda aver raggiunto un Marco Pantani che in piena salita lo sfida alzandosi sui pedali.

Avrebbe compiuto 77 anni il prossimo 26 settembre, si trovava nella zona della spiaggia di Recanati quando si è sentito male e poi deceduto per un malore mentre faceva il bagno nelle acque di Giardini Naxos. Gimondi, notizia è stata confermata dai carabinieri. Inutili i tentativi di rianimarlo da parte di alcuni bagnanti e dei medici del 118.

Gimondi, in vacanza insieme alla famiglia, era ospite di una struttura alberghiera di Giardini Naxos, la località turistica del messinese nei pressi di Taormina. Quando si è sentito male stava facendo il bagno. Nello specchio d’acqua è intervenuta anche una motovedetta della Guardia Costiera, ma tutti i tentativi di rianimarlo da parte dei medici sono stati inutili. L’ex campione italiano di ciclismo, che era sofferente di cuore, secondo i soccorritori sarebbe morto per un infarto. Professionista dal 1965 al 1979, Felice Gimondi è stato uno dei sette corridori ad aver vinto tutti e tre i grandi Giri, Giro d’Italia (tre volte), Tour de France e Vuelta di Spagna. 

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