Il fuorigioco di Cristiano Ronaldo

Prime due gare di Serie A e subito polemiche. In particolare per il rigore di Ronaldo in Parma-Juve e il rigore per il Napoli al Franchi.

Parma – Juventus 0-1

Maresca riparte da una prova dignitosa, anche se non particolarmente brillante, e con un paio di sviste. Al 21’ Chiellini corregge in rete un tiro-cross di Alex Sandro: la posizione del bianconero è regolare. Al 27’ corretta l’ammonizione di Kulusevski, che si disinteressa del pallone e blocca una ripartenza di Douglas Costa. Al 34’ la Var (“varista” Mazzoleni) annulla giustamente per fuorigioco la rete di Cristiano Ronaldo, con la spalla oltre il ginocchio di Bruno Alves al momento del passaggio filtrante di Douglas Costa. Questione di pochissimi centimetri, impossibile vederlo in tempo reale. Al 45’ corretto anche il giallo mostrato a Hernani per il pestone rifilato a Ronaldo, e al 52’ ci sta anche l’ammonizione di Khedira che scivola in ritardo su Barillà. Cinque minuti dopo, però, Maresca non vede l’entrata col piede a martello di Gervinho su Pjanic e interrompe il gioco solo al fallo subìto da Douglas Costa. L’ivoriano andava anche ammonito. All’88’, dopo aver sorvolato su un fallo subìto al limite dell’area da Inglese, Maresca mostra il giallo a Bernardeschi per un fallo su Laurini lungo la linea laterale. Al 90’ molto fiscale l’assistente De Meo che inverte una rimessa del Parma.

Fiorentina – Napoli 3-4

Andiamo con ordine. Dopo appena 6’ di gioco, la partita regala la prima “on field review” della stagione, che è anche il battesimo delle nuove regole sui tocchi di mano introdotte dall’Ifab e recepite dall’Aia con una circolare appena illustrata a tutti i club. Il direttore di gara, Massa, viene richiamato al monitor dal collega Valeri per verificare la punibilità di un tocco col braccio di Zielinski nell’area del Napoli. Il giocatore polacco è in marcatura su un avversario, il viola Castrovilli, quando il pallone gli carambola sul braccio destro, tenuto molto largo, comunque in una posizione innaturale, che le nuove regole puniscono sempre con un calcio di rigore, anche quando il pallone ha precedentemente toccato un’altra parte del corpo. L’arbitro rivede le immagini e giustamente assegna il penalty, nel rispetto del regolamento. Può piacere o no, ma così ha stabilito la Fifa, e la nostra classe arbitrale, al pari di tutte le altre, si è dovuta adeguare. Bisognerà farci l’abitudine, innanzitutto i giocatori, col rischio che fino a quando non si abitueranno vedremo tanti rigori assegnati per tocchi del genere. Al 40’, invece, Massa concede un calcio di rigore al Napoli: Mertens cade a terra, a contatto con Castrovilli, Massa è in ottima posizione e non ha alcuna esitazione a indicare il dischetto. Però dalle immagini sembra proprio che il giocatore viola faccia in tempo a ritrarre il piede e il contatto – ma se c’è stato si sono appena sfiorati – sia più Mertens a cercarlo lasciandosi cadere platealmente, al limite della simulazione. La domanda che nei secondi successivi si fanno tutti è sempre la solita: perché stavolta Valeri non suggerisce al collega di rivedere l’episodio? Proviamo a dare una risposta: Massa decide senza esitazioni e in questo modo complica la vita a Valeri, che a quel punto, ed evidentemente in assenza di immagini inequivocabili, non se la sente di correggere il collega. Probabilmente è anche una procedura corretta, ma lascia la sensazione che sia una decisione profondamente sbagliata. La Fiorentina si lamenta, con più di qualche ragione, anche per l’intervento subito da Ribery al 92’. Hysaj lo trattiene già fuori dall’area di rigore e la trattenuta sembra diventare più vistosa non appena l’attaccante viola varca la linea. Ci resta il dubbio se il fallo si sia soltanto concluso o concretizzato dentro l’area (il Var sarebbe potuto intervenire solo in questo secondo caso). Ma ci sono pochi dubbi che Ribery abbia subìto fallo, per questo è inspiegabile che Massa, anche in questo caso in buona posizione, non abbia dato nemmeno la punizione.

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