Con l’operazione antidroga «Push Away» la Polizia ha smantellato una capillare rete di spaccio nel quartiere di Borgo Vecchio a Palermo, che coinvolgeva interi nuclei familiari. I poliziotti del commissariato Centro hanno eseguito 23 misure cautelari nei confronti di altrettanti componenti dell’organizzazione, emesse del gip del tribunale di Palermo. Per 18 sono scattati gli arresti in carcere e ai domiciliari mentre per cinque è stato disposto l’obbligo di firma; sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, produzione, traffico e detenzione di stupefacenti.
Dai servizi di osservazione, pedinamenti e controlli è stato infatti accertato che i coniugi Madonia-Ragusa hanno custodito presso la loro abitazione hashish e marijuana che poi suddividevano in dosi, avvalendosi anche di alcuni giovani sodali, per poi consegnarlo ai pusher pel la cessione in piazza.
All’interno dei due nuclei familiari, le rispettive mogli rivestivano un ruolo ragguardevole, gestendo soprattutto la contabilità.
A rifornire i coniugi e quindi collocato ad un livello più alto in seno all’organizzazione Marco Trapani che faceva anche da tramite con i fornitori.
A seguito dell’arresto di Antonino Miceli le redine redini dello spaccio all’ingrosso sono state assunte dallo stesso Marco Trapani e dal fratello Giovanni, nonché da Maurizio Fecarotta e da Davide Melignano, che per l’attività di smercio dello stupefacente si sono avvalsi della solita rete di pusher.