La questione cibo in gravidanza è un tasto dolente per molte future mamme. Non è facile capire quali cibi è possibile mangiare con tranquillità e quali sono, invece, da evitare. Ci sono, inoltre, momenti in cui si sente l’irrefrenabile impulso di mangiare i cibi più diversi, talvolta anche insoliti. Quasi tutte le donne in attesa sperimentano almeno una volta, nel corso della gravidanza, le cosiddette voglie. Possono presentarsi in qualunque momento del giorno o della notte e, spesso, non permettono di concentrarsi su altre azioni.
Ancora prima di scoprire di essere incinta, ricordo di aver trascorso una serata da sola a casa. Intorno all’una di notte, mi venne un improvviso e incontenibile desiderio di mangiare dei panini al burro che avevo preso in panificio quel giorno stesso. Ho cercato di resistere alla tentazione di alzarmi ma non ce l’ho fatta. Dopo una ventina di minuti, mi sono alzata e ne ho mangiati addirittura tre. Confesso che, in quella circostanza, ho iniziato ad avere qualche dubbio sulla possibilità di essere incinta ma poi mi passò di mente. Soltanto qualche settimana dopo ho ricollegato tutto. Sarà stato un caso o una prima voglia da gravidanza? Non lo saprò mai.
Il mito delle voglie
Un tempo si pensava che fosse doveroso soddisfare questi desideri della futura mamma perché, in caso contrario, il bambino sarebbe nato con delle macchie sul corpo dello stesso colore del cibo desiderato. Altre credenze sostenevano che, in caso di una improvvisa voglia, la mamma non dovesse toccarsi per evitare che la macchia potesse comparire, di riflesso, sulla stessa parte del corpo del bambino. Secondo quanto detto, mia figlia dovrebbe assomigliare ad una zebra a pois per tutte le volte che mi sono grattata e ho toccato una parte del mio corpo pensando ad un cibo. Pensavo costantemente a mangiare ma, tuttavia, non ho mai fatto uscire nel cuore della notte mio marito per cercare i cibi più strani. Un giorno, però, l’ho preso un pò in giro: stavo guardando un episodio di Chef’s Table (vi lascio il trailer dell’episodio in questione https://www.youtube.com/watch?v=QFXaQpFsTNk) su una pasticceria che si trova a Noto e appena ho visto la preparazione dei cannoli gli ho detto di volerne uno. Lui, prontissimo, mi ha detto che sarebbe uscito per andarne a comprare uno in centro ma io risposi:
“No, amore. Ma io voglio proprio quello di Noto!”
Non posso descrivervi la sua espressione tra l’incredulo e il preoccupato per la frase che avevo appena pronunciato. Lui iniziò a farfugliare qualcosa e lì gli dissi che stavo scherzando. Lui allora cercò di fare il sicuro di sé dicendo che non sarebbe andato a Noto solo per prendermi un cannolo. Chissà!
Ma esistono veramente le voglie?
Non esiste alcuna prova scientifica a favore di queste teorie popolari. Le voglie hanno, piuttosto, origine in fattori di tipo ormonale. É risaputo che nel corso della gravidanza, il corpo venga sottoposto a numerosi cambiamenti ormonali. La donna ha bisogno di un apporto differente di nutrienti e questo potrebbe spiegare le strane voglie delle donne in attesa: dall’anguria nel mese di dicembre al minestrone in piena estate.
Anche l’aspetto psicologico è molto importante in questo caso: il cibo è spesso legato alla sfera affettiva. Il cibo ci aiuta quando siamo arrabbiate, tristi, felici ma anche quando ci annoiamo e io ne sono un esempio lampante. Ho dovuto trascorrere a casa i primi mesi di gravidanza e, nonostante la distrazione del cellulare, TV, familiari, la noia si faceva sentire. Mangiare qualcosa mi aiutava a far passare il tempo ed era anche una piccola coccola. L’unico problema è che questa bramosia di cibo continua a persistere tuttora e non ho più la “scusa” della gravidanza. Per questa ragione non sono completamente convinta che le voglie abbiano un fondamento scientifico ma, in ogni caso, se ne può sempre approfittare.
E voi, che voglie avete o avevate durante le vostre gravidanze?
ML