Dopo la nota diffusa da Legambiente in cui, con riferimento a un intervento effettuato a Piraino, si parla di “tradimento del Contratto di Costa siglato tra la Regione e i comuni costieri dei Nebrodi”, il Soggetto attuatore dell’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, Maurizio Croce, tiene a puntualizzare:
“Non potremmo mai tradire un contratto siglato con quattordici sindaci e, a maggior ragione, se – come in questo caso – si tratta di uno strumento che serve a realizzare una sana programmazione di interventi di messa in sicurezza del territorio. Già nella fase di stipula del contratto, erano chiare a tutti tre emergenze assolute, che riguardavano i territori di Capo d’Orlando, Gioiosa Marea e Piraino. Proprio a Patti, in occasione della presentazione del contratto di Costa, in platea si viveva la disperazione di comitati di cittadini che gridavano a gran voce interventi che in qualche modo alleviassero le proprie preoccupazioni. Questo si e’ fatto! Stiamo cercando di evitare tragedie e, contemporaneamente, stiamo lavorando a spron battuto per redigere quel progetto di area vasta che resta per il presidente Musumeci l’unica strada da perseguire”.

Dalla pagina facebook di legambiente Nebrodi, Enzo Bontempo risponde: “Prendiamo atto della precisazione del dottor Maurizio Croce dalla quale emerge che i lavori d’urgenza finanziati nei comuni di Capo d’Orlando, Piraino e Gioiosa Marea non inficeranno la logica del Contratto di Costa, ma tendono ad una riduzione del danno in attesa dell’intervento organico. Restiamo convinti che l’erosione della nostra costa può essere affrontata e risolta solo all’interno di una logica di sistema orientata verso la rimozione delle cause del fenomeno ed il ripristino delle condizioni naturali che determinano la formazione delle spiagge. E’ necessario che siano avviati velocemente i lavori previsti nel primo stralcio del progetto generale che, secondo il programma comunicato, dovevano avere inizio nel mese di ottobre 2019”.

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