Il corso preparto rappresenta uno dei passaggi obbligati di una futura mamma. Tra il sesto e il settimo mese di gestazione, infatti, si inizia un percorso di preparazione alla nascita. Generalmente sono le donne alle prese con la prima gravidanza a parteciparvi ma non mancano casi in cui ritornino a “frequentare” anche veterane.

Che cos’è e a cosa serve

Il corso pre-parto è costituito da circa 8/10 incontri settimanali di 1-2 ore e si può svolgere all’interno di strutture ospedaliere (dove generalmente si paga un ticket per prendere parte alla totalità delle sedute) oppure in strutture private e, in questo caso, il costo si aggira intorno ai 200 € (circa 20€ a incontro). Esso permette alle future mamma di prendere maggiore coscienza del cambiamento che sta avvenendo nella loro vita, di capire come una nuova vita sta prendendo forma e come questa verrà… “espulsa” dal corpo della neomamma!

Di cosa si parla?

Gli argomenti da trattare sono tanti e, non sempre, scontati. Al corso che ho frequentato io siamo partite proprio dalla base: ovulazione, come avviene la fecondazione, metodi naturali per favorire il concepimento. Tutti gli incontri si sono basati su un ampio dialogo dove ognuna delle ragazze ha avuto la possibilità di farsi conoscere, raccontarsi e relazionarsi con le altre. All’inizio c’era un pò di timidezza, anche insicurezza, ma poi confrontarsi è stato sempre più piacevole e lo è tuttora quando ci si confronta su alcune perplessità. I temi più affrontati da noi sono stati:

  • Come hai scoperto di essere incinta?
  • Cambiamenti fisici, emotivi all’inizio della gravidanza (nausee, vomito, stanchezza, mal di testa, insonnia, maggiore sensibilità e/o suscettibilità e… chi più ne ha più ne metta!)
  • L’utero, la placenta, gli ormoni
  • I cambiamenti del bambino mese dopo mese
  • Le contrazioni
  • Il travaglio
  • La fase espulsiva
  • La respirazione
  • Il parto naturale
  • Il parto cesareo
  • L’episiotomia
  • L’epidurale
Corso pre e post-parto

Un aspetto importante degli incontri è che ci ha permesso di capire che non sarebbe terminato tutto con il parto. Da lì in poi, anzi, nasce un bambino, nasce una mamma ma nasce anche una vita nuova. Una vita piena di novità a noi sconosciute. Si è parlato anche della vita post-partum:

  • il periodo dei 40 giorni
  • i primi giorni con il neonato
  • l’allattamento al seno e artificiale
  • l’igiene del bambino
  • il massaggio infantile
  • i controlli da fare

Opinioni a confronto

Il numero di informazioni che si recepiscono in questa occasione sono tantissime. Non è stato facile confrontarsi su alcuni argomenti poiché le opinioni, come spesso accade, sono discordanti e, talvolta, si sottovalutano alcuni aspetti che ancora non si sono vissuti. C’è chi è a favore dell’allattamento artificiale e chi lo userebbe solo come ultima spiaggia. Chi vorrebbe cavarsela da sola e chi ha già assoldato la propria mamma per trasferirsi un mese in casa e aiutare. Chi spera in un cesareo e chi vuole a tutti i costi l’anestesia epidurale, chi pensa che sarà facile tenere a bada i consigli non richiesti di conoscenti e parenti. Tutto sembra più facile. Dedicherò uno spazio più ampio alla sezione “VISITE A CASA” che, spesso, diventano un vero e proprio dramma per la neomamma e il suo bambino.

É davvero utile?

Ma voi, cosa ne pensate del corso pre-parto? Pensate di farlo? Chi di voi l’ha fatto, l’ha trovato utile? Ci sono degli argomenti che andrebbero trattati maggiormente? Personalmente penso che l’aspetto della respirazione sia importantissimo e, probabilmente, nel corso che ho seguito io non è stato sufficientemente trattato e valorizzato. Respirare è un’azione naturale ma farlo nel corso di una contrazione sembra tutt’altro che facile, soprattutto quando il dolore è più forte. Io quando sento un dolore forte tendo, per esempio, a bloccarmi e mi sono resa conto che questo blocco includeva anche il respiro.. MALE! Durante la contrazione bisogna respirare a fondo per aiutare anche la respirazione del nostro bambino. Quindi, in virtù di questa esperienza, penso che se ad ogni incontro fosse stata data la giusta importanza alla respirazione forse, da questo punto di vista, sarei stata un pochino più tranquilla. Una cosa è certa, possiamo prepararci, in teoria, a tutto ma non saremo mai veramente pronte al parto finché non lo vivremo in prima persona.

Ogni cosa è personale ed estremamente soggettiva quindi prendiamo tutto per buono ma, poi, viviamo la nostra esperienza con serenità. Nessuno mette in dubbio il dolore, la paura e l’incertezza che ruota attorno all’evento della nascita ma, in ogni caso, giungere ad un risultato così importante ripaga di tutto. Vorrei dirvi ancora tante cose e condividere con voi tanti miei pensieri ma, per oggi, basta così. Di cosa vorreste che parlassimo la prossima settimana?

Aspetto i vostri commenti e suggerimenti!

ML

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