Sorride il sindaco di Floresta, Antonino Cappadona, commentando il successo registrato anche domenica scorsa per la terza giornata della manifestazione. Il “lato B” del successo è l’imitazione … Ma lui è ben contento di pagare questo scotto


Un ristoratore di Floresta, va a Tindari, posteggia e vede un manifesto “Ottobrando”, ma non è quello della manifestazione del comune più alto di Sicilia.


E sin qui, sul nome, si potrebbe sorvolare, quel che colpisce è la grafica… identica, stesso font, stessi colori di un manifesto del 2017, che reclamizzava l’evento, solo che questo avviene su un comune costiero. Nelle stesse date, con un leitmotiv praticamente simile.
Quando la fantasia manca capita anche questo dice ora il sindaco di Floresta, certo è più facile, ironizza, acquisire un vantaggio competitivo sul già fatto, peccato che Floresta ed il suo Ottobrando resta inimitabile, per qualità di prodotto, per luoghi, per flussi di gente, per la sua formula vincente.
Ed aggiunge ” lo scorso anno abbiamo registrato facendolo diventare proprietà dell’Ente comunale  il dominio di Ottobrando, questo  sulla rete di internet. L’abbiamo fatto per evitare problemi futuri. Abbiamo creato un marchio che identifica Floresta e che va anche oltre Ottobrando,  e credevamo che il marchio grafico dell’evento era stato tutelato. Ora ci accerteremo e faremo anche questo passo affinchè il logo identificativo della manifestazione sia oltre che moralmente anche giuridicamente di Floresta e dei Florestani“.
Che dire… poco fantasia per non aggiungere altro.
Ed intanto si lavoro per definire i dettagli dell’ultimo week end che a Floresta sarà tutto declinato intorno alla Provola.

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