Cinque femminucce e due maschietti sono nati nel giro di poche ore all’ospedale di Massa. I medici: “Un turno impegnativo, alcuni bimbi hanno avuto fretta di nascere”28 OTTOBRE 2019
MASSA. La prima è stata Isotta, venuta al mondo alle 23.28, mezz’ora prima che finisse il sabato. Poi è stata la volta di Camilla alle 1.54, 3,341 kg. Dopo nemmeno un’ora, alle 2.42, quella di Lea, 2,264 kg. Leggere, bellissime. Da lì è stato un torrente di emozioni, una rincorsa, un fiume di grida e festa. Ogni sala parto uno scoppio di dolore e poi subito di allegria, felicità a grappoli, così non c’è stato quasi modo di fermarsi e gioire perché la gioia aumentava al quadrato, e dopo un minuto è arrivato Mattia, 3,320 kg, poi un’altra bambina e dopo di lei all’alba uno dietro l’altro Beatrice (6.24, 3,454 kg) e Luca (6.27, 3,270). Sette parti in sola notte, quella tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, quando i vagiti di sette neonati hanno rallegrato il reparto di ostetricia dell’ospedale Apuane di Massa (Massa Carrara). Uno dopo l’altro, cinque femminucce e due maschietti sono venuti al mondo in modo naturale.
Un vero record di questi tempi dove ovunque in Italia la riduzione delle nascite ormai un dato di fatto, precisa una nota dell’ Usl Toscana nord ovest. “E’ stata una notte impegnativa – racconta Cristiano Pozzi, il medico in servizio la notte tra sabato e domenica scorsi – durante la quale le infermiere, le ostetriche, il pediatra, il ginecologo e tutti gli operatori Oss si sono impegnati al meglio in ogni sala parto disponibile. Aver potuto aiutare sette partorienti a far venire al mondo i loro figli ci ha ripagato dei tanti sforzi profusi. Alcuni bimbi hanno avuto molta fretta di nascere, altri hanno richiesto tempi più lunghi. Ora stanno tutti bene e mamma e papà sono felici”.
“Quanto accaduto motivo di grande orgoglio e soddisfazione per il nostro personale – dice Roberto Marrai, direttore facente funzione della struttura di ginecologia e ostetricia – infatti, garantire l’assistenza a tante mamme in poco tempo non è semplice. Si tratta di un forte segnale di fiducia verso il nostro ospedale, dove ogni giorno cerchiamo di garantire gli standard di sicurezza pi elevati e la migliore assistenza possibile all’interno di un reparto ospedaliero”