Il processo era stato riaperto dopo l’inchiesta di Filippo Roma sulle firme false per la presentazione della lista del Movimento 5 Stelle alle elezioni comunali di Palermo del 2012, dal quale era emerso che su duemila firmatari 1104 non avevano riconosciuto la propria firma
Il processo che si è riaperto dopo l’inchiesta di Filippo Roma.
Era emerso infatti che su circa duemila firmatari sentiti, in 1104 non avevano riconosciuto la propria firma. Tra gli imputati, oltre a diversi attivisti, anche i parlamentari 5 Stelle Riccardo Nuti (il candidato sindaco del Movimento nel 2012), Claudia Mannino e Giulia Di Vita.
Secondo l’ipotesi della Procura, Nuti e alcuni attivisti dopo essersi accorti di un errore anagrafico riportato sui moduli, resi quindi inutilizzabili, avrebbero deciso di ricopiare le firme sui moduli corretti. Ecco perché la contestazione di falsificazione materiale delle firme per coloro che le avrebbero ricopiate. A Nuti invece si contesta l’aver utilizzato le sottoscrizioni ricopiate.