Nell’Isola 22% differenziata, la percentuale più bassa del Paese

PALERMO, 6 NOV – “Carenza di un’adeguata impiantistica per il riciclo dei rifiuti, assenza di valorizzazione energetica per quanto non riciclabile, turismo dei rifiuti verso altre Regioni, affidamento eccessivo allo smaltimento in discarica”. Questa la fotografia scattata da Fise Assoambiente, l’associazione delle imprese del trattamento dei rifiuti e bonifica, su tre regioni: Lazio, Campania e Sicilia.
    L’analisi, basata su dati Ispra e Assoambiente, è stata presentata a Rimini in occasione di Ecomondo. In Sicilia c’è il “record di discarica e impianti di riciclo e recupero. La gestione è condizionata dalla percentuale record di conferimento in discarica (73%). Solo il 22% viene raccolto in modo differenziato, dato più basso a livello nazionale. Anche qui il passaggio negli impianti di trattamento meccanico-biologico è propedeutico, addirittura per il 96% dei quantitativi, al successivo conferimento in discarica. Il recupero di materia resta un’ipotesi residuale. La voce incenerimento non è presa in considerazione”.

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