Capo d’Orlando – Ieri sera, appena accolta la notizia della volontà del vicesindaco Cristian Gierotto di dimettersi, abbiamo messo in evidenza la stima reciproca che lega il sindaco al suo vice e, quindi abbiamo ipotizzato quale sarebbe potuta essere la risposta di Ingrillì.
Di seguito il testo della lettera del sindaco indirizzata al dott. Gierotto. “Caro Cristian, quando mi hai comunicato le tue intenzioni di rimettere il mandato, ho ben compreso il tuo travaglio interiore e la delusione per quanto accaduto, non solo in occasione dell’ultimo Consiglio Comunale, ma anche nei periodi precedenti. Era evidente che avvertivi la necessità di manifestare apertamente il tuo rammarico a tutti gli orlandini. Voglio che tu sappia che ho apprezzato in ogni giorno di questa avventura amministrativa la tua disponibilità e l’impegno totalmente disinteressato nei confronti del nostro amato Paese. Noi che viviamo il Palazzo dal di dentro, conosciamo bene le difficoltà e i sacrifici con cui quotidianamente ci confrontiamo. Magari non tutti riescono a riconoscere lo sforzo che compiamo per mantenere alta la qualità dei servizi, per dare le legittime risposte attese dalla comunità, per mantenere alto il nome di Capo d’Orlando. Noi sappiamo bene di essere riusciti a tenere, nonostante tutto, la rotta giusta di una nave che si trova in mezzo ai marosi: ma sappiamo anche di non essere ancora in porto. Per questo ti esorto a continuare: non deve essere l’amarezza del momento a farci commettere questo errore, non ci si deve arrendere. Ti assicuro che la maggioranza dei cittadini del nostro paese comprende la bontà del nostro operato. “La classe politica illuminata” di cui parli, purtroppo, non è compresa solo nei confini nella nostra città, ma con altrettanta certezza so che non è deponendo le armi che si risolvono le situazioni. Siamo chiamati a continuare a combattere con maggiore forza e intensità avendo ben presente che con la determinazione e la passione raggiungeremo i risultati che ci siamo prefissati. I problemi non mancano, è vero, ma sono convito che appellandoci al senso di appartenenza e di responsabilità da parte di tutti, ci chiariremo anche all’interno di una maggioranza che è consapevole di non poter rinunciare a quanto di buono fatto sino ad oggi. Caro e sincero amico, ti aspetto stamattina in Comune, come ogni giorno! Con affetto e gratitudine”.