Da quando la Serie A è tornata ad essere composta da 20 squadre, la squadra che ha chiuso in testa il girone d’andata ha sempre dominato fino all’ultima giornata, tranne 2 casi
La Juventus si è laureata “Campione d’Inverno” per la 31° volta nella storia del campionato di Serie A a girone unico. I bianconeri avevano concluso in testa il girone d’andata anche lo scorso anno.
I 48 punti con cui la squadra di Sarri ha chiuso al vertice la prima parte di questo torneo non rappresentano il record assoluto di punti raggiunti nel solo girone di andata ( sempre della Juve i 53 punti nella stagione 2018/2019) e consideriamo le stagioni dal 2004-05 (cioé quelle con la Serie A a 20 squadre e 3 punti a vittoria), le probabilità di finire al primo posto, sono quasi al 90%.
La vittoria per 2-1 in casa della Roma, grazie alle reti di Demiral e Ronaldo,complice anche lo stop dell’Inter bloccata da un’ Atalanta sempre più in versione champions, regala il primato al giro di boa alla squadra bianconera.
Se le statistiche non rappresentano una vera scienza esatta , da calcolare però è d’obbligo un dato, mai nessuna squadra è riuscita a inanellare in Italia, il nono scudetto consecutivo, dato fermo a otto, in possesso sempre dalla juventus.
La squadra di Sarri , non ha convinto ancora del tutto, sul piano del gioco e, nonostante essendosi classificata al primo posto nel girone di champions, e quindi aver ricevuto il pass per gli ottavi, ha di contro la deludente prestazione in finale di SuperCoppa Italiana contro la Lazio, delusione che ha dipinto sul volto dei più scettici, l’espressione di insoddisfazione.
Se a favor di logica, bisognava registrare una difesa menomata dall’inizio dall’assenza di Chiellini per infortunio, dovendo ”rimediare” all’innesto anzitempo di De Ligt, di contro la vera ossessione del popolo juventino è quella di vedere alzare la champions dal tridente offensivo, Dybala, Cristiano Ronaldo, Higuain e di farlo con il bel gioco ancora però non espresso.
Che il gioco dalla squadra debba essere lo specchio del pensiero dell’ allenatore è una considerazione certa, come certa è l’impronta data da Antonio Conte ad un Inter che fino a pochi mesi fa, dava più notizie di episodi malgestiti dallo spogliatoio, Icardi, Nainggolan su tutti.
La vera e propria sindrome che l’ha sempre contraddistinta negli anni fino a darle l’appellativo di pazza Inter non è stata del tutto fatta sparire, Borussia docet, ma la mano di mister Antonio ha dato le giuste forme ad una squadra che, se ampliata nel proprio organico in questo mercato di gennaio, potrà dire la sua non solo in campionato ma anche in Europa League.
Le dieci vittorie consecutive e la vittoria della SuperCoppa Italiana sono la sommatoria che sancisce non più un semplice momento bensì, il passaggio a big del campionato.
Sicuramente i campionati non si vincono a gennaio come è altrettanta certezza la troviamo dalle tre squadre che avranno molto da dire al campionato e non solo.
La sensazione è che il calcio stia diventando molto più fisico e che gli interpreti debbano essere ben gestiti. Di sicuro ci sarà tanto da divertirsi .