Il Parco dei Nebrodi eletto nel direttivo

S. Agata Militello, 28 gennaio 2020 – Rinnovate le cariche dell’A.I.P.I.N. Sicilia (Associazione Italiana per l’Ingegneria Naturalistica), riunitasi nei giorni scorsi: nuovo Presidente Filippo Amato, Ph.D. in Biodiversità vegetale ed ecologia del paesaggio che succede a Gianluigi Pirrera, ingegnere naturalistico socio fondatore dell’associazione.

Eletti nel direttivo inoltre: Francesco d’Asaro – Ingegnere e docente universitario; Lorena Ferrara – Recupero Ambientale; Giusi Napolitano – Forestale; Ente Parco dei Nebrodi – Socio Ente; Ambiente & Territorio, Socio Ente; Benedetto Versaci – Architetto cui si aggiunge il supporto esterno per la Calabria di Carmine Nigro -Geologo. Revisori dei Conti vengono eletti gli agronomi Bruno Marino e Riccardo Perricone.

Le nomine giungono in un momento di rilancio dell’associazione: obiettivo esprimere la massima rappresentanza delle discipline sia dal punto di vista professionale che territoriale, anche in vista della prossima fusione con la regione Calabria, e la conseguente trasformazione in sezione Interregionale.

L’A.I.P.I.N. , è una associazione tecnico scientifica riconosciuta dal Ministero dello Sviluppo Economico, impegnata nella promozione delle tecniche di Ingegneria Naturalistica e di restauro ambientale: importante la presenza del Parco dei Nebrodi all’interno del direttivo che assicurerà la pratica applicazione dei principi cardine dell’Associazione. 

Non a caso, proprio i lavori della Dorsale dei Nebrodi, 64 chilometri di sentieri nell’ambito del progetto predisposto dal Parco dei Nebrodi  da cinque milioni di euro finanziato del Patto per lo Sviluppo della Città Metropolitana di Messina e già consegnato all’Impresa aggiudicataria, costituiranno l’occasione di apprendere “sul campo” una disciplina così importante per lo sviluppo del territorio.

L’esigenza di garantire formazione sulle nuove metodologie di ingegneria naturalistica verrà messa in pratica grazie ai c.d. “cantieri didattici” previsti nei lavori della Dorsale, con la sistemazione degli attraversamenti dei valloni, i passaggi a sfioro realizzati in pietra locale, il ripristino dei muretti a secco esistenti. Sarà migliorato anche l’attuale sistema di segnaletica, cercando di uniformare e rendere universale il sistema di lettura, per riscoprire il rapporto con gli abitanti della montagna e per potenziare le forme di turismo sostenibile dichiara il Commissario del Parco Luca Ferlito. L’utilizzo delle tecniche di ingegneria naturalistica per le iniziative dedicate alla conservazione degli habitat sarà l’occasione per un vero e proprio laboratorio sul campo dedicato alle opere di rinaturalizzazione ambientale per i tecnici del nostro territorio.

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