Mussomeli. L’amante deluso, Michele Noto, 28 anni, ha sparato alla donna, più grande di lui di vent’anni, con la quale aveva avuto una breve relazione perchè non voleva rassegnarsi alla fine della storia, prima di uccidere anche la figlia di lei e di suicidarsi.

E’ questa la ricostruzione dei carabinieri che conducono le indagini sulla tragedia avvenuta avvenuto nella notte a Mussomeli. L’omicida è Michele Noto, 27 anni, che deteneva regolarmente la pistola con cui ha sparato perchè aveva un porto d’armi sportivo; le due vittime sono Rosalia Mifsud, di 48, e la figlia di lei Monica Di Liberto, di 27 anni, avuta da un precedente matrimonio.

Per uccidere l’ex compagna Rosy Mifsud, 48 anni, di origine greca, e sua figlia Monica Diliberto di 27 anni avrebbe utilizzato una pistola a tamburo legalmente detenuta. Secondo una prima ricostruzione non è escluso dagli inquirenti che il giovane abbia utilizzato anche un cuscino per attutire il rimbombo dei colpi esplosi all’indirizzo delle due donne. Subito dopo ha rivolto la stessa pistola contro se stesso facendola finita.

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