Quando Adamo fu colto in flagranza di reato dall’Eterno ,penso di cavarsela, scaricando la colpa su Eva ,che a sua volta,indicò il serpente come responsabile dell’accaduto .L’escamotage ebbe come conseguenza, l’espulsione dall’eden e l’inizio ,di un percorso talmente articolato ed ampio da non essere ancora oggi concluso.Una interpretazione scanzonata la mia e molto personale, ma ben lungi dall’essere dissacrante , vuole piuttosto, considerare con un pizzico di leggerezza,l’enorme lavoro che ciascuno è chiamato a fare , per armonizzare ed integrare le diverse componenti della stessa natura umana.Mi sembra utile, a tal proposito, osservare questa allegoria biblica, da una diversa angolazione e sondare il grande potenziale, del messaggio trasmesso dagli eventi narrati.

È cosa risaputa, che le sacre scritture non vanno interpretate letteralmente. Per cui Adamo, non è un nudista sprovveduto, né Eva una figliuola facilmente corruttibile,tantomeno il serpente, può essere visto nelle forme demoniache, che gli verranno imposte nei secoli a venire.Si potrebbe anche, vedere in adamo, il simbolo di una umanità bambina, dotata presumibilmente della sola capacità di memoria implicita. Adatta all’esperienza sensoriale,assimilata cioè, in modo istintuale, attraverso le percezioni corporee. La mente, traduce le sensazioni fisiche nella loro immediatezza,archiviandole in modo stringato come buone o cattive.Eva, potrebbe invece, simboleggiare la tensione ,verso una memoria esplicita, che cerca e vuole trovare, sequenze e relazioni, ricche di un numero sempre maggiore di sfumature.Il serpente infine, potrebbe rappresentare l’ego e il suo slancio di autodeterminazione.l’umano,vuole somigliare al Divino,vuole conoscere e sulle basi della conoscenza ,decidere secondo il proprio giudizio.Si emancipa, ed acquisisce il diritto del libero arbitrio,ma non acqusisce la consapevolezza necessaria a farne un uso equilibrato.L’umanita vuole essere libera,ma rifiuta di assumersi la responsabilità delle proprie scelte. Allora come adesso,continuiamo a giustificare noi stessi cercando e trovando motivazioni e responsabilità esterne.Gli oceani, i mari, i laghi i fiumi, finanche le falde acquifere sotterranee, subiscono in ogni momento, l’effetto delle nostre azioni. Urlano i venti con il fragore delle tempeste anomale.

L”acqua portatrice di vita, esonda, invade, devasta e semina morte. L’intero pianeta, soggiogato dal nostro ego arrogante,cerca di attirare l’ attenzione con disastri naturali dai contorni apocalittici.Ciascuno di noi,nessuno escluso,partecipa allo sfruttamento delle risorse di cui disponiamo.Pochi se ne assumono la responsabilità, e spesso vengono sminuiti dai molti.Iniziano a sorgere,pericolose pandemie batteriche e virali ,che potrebbero decimare interi popoli.La nostra frivola concezione della libertà,ci fa cercare appagamento ,nella manifestazione di una individualità sempre più superficiale,tronfia e schiava, del proprio bisogno di apparire ad ogni costo.Le cronache, ci danno continuamente notizia di giovani esistenze spezzate,nel tentativo di mettersi in evidenza, con gesti al limite del possibile. Intere generazioni addormentate da alcolici e narcotici di ogni genere.Lavoriamo per acquistare oggetti da cui ci lasciamo asservire.Ci identifichiamo con tali oggetti,lasciamo che sia l’averne possesso, a determinare ciò che siamo o valiamo.Se le nazioni vanno in crisi; la colpa e dei governi di turno.Non teniamo conto però, del fatto che quei signori che li compongono sono stati eletti da noi, per rappresentarci. Oserei dire ,che anche la visione di un risultato di paradiso o inferno postumo ,alla vita stessa, potrebbe essere fuorviante. Siamo ancora troppo distanti ,dall’elaborazione di una forma mentis iperumana, consapevole e capace di integrare, la pretesa del proprio diritto con un corrispondente senso del dovere.

Non ci sarà mai armonia, dentro e fuori di noi se continueremo a dividere in parti disuguali piuttosto che condividere. Ci renderemo simili a Dio solo quando accetteremo il ruolo di protagonisti del nostro destino. Creatori di benessere globale e non distruttori seriali.

Di

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