Oltre 150 finanzieri del Comando Provinciale di Napoli, con il supporto dei Comandi Provinciali di Roma, Salerno, Caserta e Latina, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 24 membri di un’organizzazione di narcotrafficanti operante tra Campania e Lazio.
Tra i furbetti del reddito di cittadinanza, che hanno ottenuto la famosa card gialla ricaricabile senza averne diritto, quelli con precedenti penali ne costituiscono parte rilevante. Dell’ultimo caso, si è saputo solo dopo il blitz che ha portato a 24 arresti per narcotraffico tra Campania e Lazio. Sei, tra i nuclei familiari coinvolti nell’inchiesta, compreso quello di Ciro Capasso principale indagato ritenuto vicino al clan degli scissionisti di Secondigliano, erano in possesso del reddito di cittadinanza. È partita subito la segnalazione all’Inps per quei sei che non potevano avere la card, ma resta la perplessità su una scoperta arrivata in maniera casuale, solo attraverso il blitz di un’inchiesta penale che si occupava di narcotraffico.