Non è necessario giungere alla scoperta di trame complottistiche mondiali, per scorgere nella vita di ogni giorno, la presenza celata di quei mangiafuoco, che da dietro le quinte muovono i lacci dei popoli.

So bene, che avvicinarsi a questo argomento,senza correre il rischio di essere derisi o sminuiti e quasi impossibile, ma per amor del vero, sento la necessità di fare la mia parte e lanciare un sasso, nella speranza di suscitare qualche lieve increspatura, sulla piatta superficie ideologica, di un’umanità sempre più assuefatta ad un ingegnoso meccanismo, di destrutturazione progressiva, dell’identità individuale.

Meccanismo, gestito e alimentato da pochi egemoni dominatori globali, altrimenti conosciuti,come persone di successo. La
concezione comune del “Successo”nei nostri giorni, ha acquisito la valenza di un imperativo categorico, un laccio che ci stringe e costringe, al raggiungimento di obiettivi, spesso utili solo,ad elaborare una sorta di personaggio esteriore ,stereotipo delle convenzioni. Se la capacità di adattamento all’ambiente circostante, è un caposaldo per la sopravvivenza delle specie, l’esasperazione di questo modello comportamentale, genera appiattimento ed
omologazione ed un simile atteggiamento mentale, difficilmente può dare luogo ad un’esistenza creativa ed appagante.

Questo stato di ipnosi collettiva , serve a tenerci impegnati, in una costante tensione, verso tutto ciò che è, simbolo temporaneo di fama, grandezza e potere. Le simbologie rappresentative, di un benessere prettamente materialistico ed esteriore, cambiano così rapidamente, da farci sentire, sempre in ritardo o insufficienti.Il modo migliore, per impedire a qualcuno di ragionare è, non dargliene il tempo. Alcune tecniche di controllo delle masse come il “separa et impera”o “panem et circenses” stanno attraversando i secoli e modellando
il destino dei popoli.

Cambiano i volti e le modalità ma non cambia il fine occulto di queste caste dominanti. Al fine di creare separazione, ci raggruppano ed etichettano come prodotti in esposizione per la vendita, conseguentemente si genera, in modo alquanto naturale, il senso di competizione. Il quale, sapientemente amplificato, crea antagonismo laddove la coesione, potrebbe mettere in pericolo, la sussistenza della loro supremazia. Poco o quasi nulla di ciò che
facciamo, rientra nel sereno appagamento interiore. Prima di goderci un buon pasto, scattiamo qualche foto, per esibire uno stile di vita che susciti ammirazione.Se facciamo un viaggio per cambiare aria,non cambiano le abitudini mentali e anche li, prima di godere di un rinfrancante tuffo in mare, ci vuole qualche scatto da mostrare. Per quanto tempo ancora ci lasceremo vivere senza esistere? Proprio mentre siamo, totalmente impegnati ad inseguire, l’eterna chimera del successo, l’umanità sta raggiungendo un livello critico di deflagrazione dell’equilibrio interiore. Il nostro stesso essere ,viene lacerato e in alcuni casi limite, danneggiato a tal punto ,da degenerare in personalita border line. Il fenomeno del bullismo adolescenziale, mette in chiara evidenza, una quasi assoluta mancanza di empatia e una elevata presenza di cinismo tendente
al sadico, che porta gli adolescenti a trarre divertimento, nell’usare violenza gratuita su chiunque appaia debole. Mi domando:

Sarebbe forse il caso di liberarsi dalla smania di avere successo e iniziare a chiedersi, molto seriamente. Cosa è successo? e cosa ancora potrà succedere prima di comprendere che non saremo mai veramente liberi, finché resteremo appesi alle loro corde d’oro?.

Di

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