HANAU – Notte di sangue alle porte di Francoforte. Secondo la polizia, sarebbe di undici morti e quattro feriti gravi il bilancio provvisorio di una strage avvenuta a Hanau, venti chilometri a est dalla capitale finanziaria. E dopo il ritrovamento di un video e di una lettera a casa del killer, alcuni media parlano del gesto di un estremista di destra. Anche la Procura generale avrebbe aperto un’indagine, indizio di un gesto dal movente “razzista”.
Stando alle prime ricostruzioni, l’attentatore sarebbe arrivato intorno alle dieci di mercoledì sera in centro città su una macchina scura e avrebbe sparato all’impazzata in due diversi shiha-bar (locali dove si fuma il narghilè).
Le vittime della sparatoria sono almeno nove, ma tra i morti ci sono anche il cecchino e una persona trovata senza vita nel suo appartamento, ha fatto sapere la polizia. Bild parla di un video e di una lettera in cui Tobias R., questo forse il nome dell’attentatore, avrebbe spiegato le ragioni della sua furia omicida: alcuni popoli che non si riescono a espellere dalla Germania vanno sterminati, sosterrebbe.
Il cecchino sarebbe stato poi trovato morto “nel suo appartamento a Hanau” come si legge in un tweet della polizia. Lì, gli agenti delle forze speciali avrebbero trovato un altro cadavere non identificato. “Al momento non ci sono indizi su complici” fa sapere un tweet ufficiale. Secondo Bild il padre dell’attentatore sarebbe stato portato via dalle forze speciali dallo stesso edificio.
Nella notte c’era stato anche un arresto, ma il sospettato è stato rilasciato dopo poco.