Il mio nome è Giuseppe Luca Bonomo, ho 25 anni e ho origini messinesi benché abbia vissuto una fetta della mia infanzia a San Cataldo(CL), nell’entroterra della Sicilia.
Sono uno studente di lingue e letterature straniere, appassionato in particolar modo della cultura tedesca e di tutto quello che si diversifica dai nostri costumi e varie abitudine quotidiane. Sono uno scrittore di poesie di vario genere, la mia ultima raccolta si intitola “liberi di sognare”, in cui cerco di proiettare una corrispondenza univoca e simbiotica tra due realtà a noi molto note: il mondo onirico-surreale e il mondo reale visto in chiave categorica.
Da questa scia, emerge il desiderio di creare una rubrica intitolata “il mondo che vorremmo”, frase che racchiude una ricerca incondizionata della felicità, ossia una via necessaria e parallela in cui l’essere umano é in grado di integrarsi nella società senza incombere a misure, barriere, imposizioni restrittive e intolleranti.
L’intollerante é colui che si pone un freno alla ricchezza conoscitiva e culturale perché ha paura dell’ignoto e dell’inverosimile. Sebbene questo atteggiamento di chiusura, xenofobia verso lo straniero rappresenti un motivo di degrado culturale ancora vigente ai giorni nostri , d’altra parte la diversità, di qualsiasi natura essa sia, può essere un dono per tutti noi, una risorsa da scoprire, un varco da esplorare con la curiosità di un bambino appena nato.
Infine perché integrarci? Per essere liberi di sognare e per imparare tante cose da persone che provengono da nazionalità, religioni, credenze e usanze diverse. Ogni nazionalità detiene il proprio bagaglio culturale e ciò sintetizza la maestosità degli scambi interculturali.