A partire dall’11 novembre dell’anno scorso è giunto il momento più atteso: la quinta stagione ha raggiunto il sopravvento. Stiamo parlando ovviamente del carnevale meglio conosciuto dai lettore come “Fastnacht” o “Fasching”( entrambe le parole alludono al carnevale). Il carnevale é particolarmente festeggiato nella “Renania”.

Vestitevi, trasvestitevi, rallegratevi perché tutto ciò si tramuterà in qualcosa di inaudito nelle roccaforti del paese. Tutt’oggi, i costumi variopinti e di una creatività invitante, la musica d’atmosfera e gli splendidi incontri con discorsi fatti “a mano” divertenti ma anche politici, ispirano gli amanti del carnevale in Renania ogni anno. Tuttavia, il carnevale della Renania segue una lunga tradizione. Il momento cruciale della 5°stagione tocca è sempre giunto il fine settimana prima del Mercoledi delle Ceneri:da giovedì a martedì (quest’anno dall’8 al 13 febbraio) il carnevale “di strada” nelle roccaforti tedesche sul Reno é davvero innovativo – accompagnato da sfilate variopinte con carri allegorici contornati da gruppi di musica e danza, e persone mascherate che amano iniziare una nuova relazione amorosa. UN TUFFO ALLA SCOPERTA DEI TESORI ANTICHI: La tradizione del carnevale è molto antica e risale al periodo dei vecchi teutoni. Quest’ultimi avevano l’abitudine di travestirsi con maschere e pelli di animali e festeggiavano con certo fervore questa ricorrenza per risvegliare il buon umore e iniziare la primavera. Nel Medioevo, queste tradizioni furono trasferite al cristianesimo. Il concetto basilare e il fine ultimo erano quello di godersi davvero il tempo prima della Quaresima ,caratterizzata da 6 settimane. Per inciso, la parola carnevale deriva dal nome “Carnevale”, che significa ” addio, carne !”. Fu solo nel XIX secolo con l’occupazione napoleonica della Reihnland che il carnevale prese contropiede affermandosi come manifestazione politica e socio-critica ,che lo caratterizza fino ad oggi.

 Poiché gli eventi politici furono banditi, le persone si incontrarono segretamente ed espressero ciò che pensavano della politica di Napoleone in modo critico ma divertente. Per inciso, anche il numero di sciocchi 11 proviene da quel momento. Serviva allo scopo di ignorare scherzosamente l’ordine ecclesiastico, perché chiunque superasse i 10 comandamenti era chiamato allora un pazzo.

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