L’Atalanta del mister Giampiero Gasperini accede ai quarti di finale di Champions League come le grandi squadre del calcio europeo

Con la vittoria ottenuta ieri sera allo stadio Mestalla di Valencia, L’Atalanta Calcio ha scritto un’altra pagina di storia entrando tra le migliori 8 squadre d’Europa. Si tratta di un avvenimento che per il pallone italiano non accadeva dalla Coppa dei Campioni del 1992: era l’Unione Calcio Sampdoria di Gianluca Vialli, Roberto Mancini (attuale CT della Nazionale) e Pietro Vierchowod con in panchina il serbo Vujadin Boskov, i quali riuscirono ad arrivare in finale (persa ai tempi supplementari contro il Barçelona) dal gol dell’olandese Ronald Koeman. La “Dea calcistica” è una squadra mista di giocatori giovani ed esperti: la qualità e la velocità di Alejandro Gomez, la fisicità e la potenza di Duvan Zapata, ma anche l’imprevedibilità di Robin Gosens e Mario Pasalic, senza dimenticare l’eroe della serata valenciana Josip Ilicic, realizzatore di 4 reti. Per gli appassionati calciofili, altre squadre rivelazioni si sono contraddistinte nel torneo più importante a livello di club: i francesi del Monaco e i portoghesi del Porto che, nel 2004, si contendevano la Coppa dalle “grandi orecchie”; oppure, per tornare ai tempi recenti, gli inglesi del Tottenham, finalista del 2019 insieme al Liverpool attuale Campione in carica. Se il sogno dell’Atalanta continuasse di questo passo, i tifosi bergamaschi non dimenticheranno tanto facilmente un’esperienza simile, nemmeno il suo Presidente Antonio Percassi, che ha costruito un squadra che diverte, affascina e stupisce.

Sampdoria 1992
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