Si Chiama REM. Reddito di emergenza. E dovrebbe coprire tutte quelle categorie di lavoratori che non hanno ottenuto alcun beneficio economico dal decreto “Cura Italia”. Un esercito di circa 10 milioni di lavoratori, stagionali e precari, che non sanno come fronteggiare l’emergenza coronavirus.

Nasce il REM, il reddito di emergenza: cos’è

I dettagli da definire sono ancora molti. Come anticipa oggi Repubblica, è una forma di sussidio una tantum che il Governo Conte vuole erogare a tutti quei lavoratori che allo stato attuale non beneficiano di altre forme di sussidio. Un’equivalente del reddito di emergenza per lavoratori precari o irregolari.

Si tratterebbe di una misura dal carattere eccezionale, che non è destinata a diventare definitiva, la cui durata coincide con quella dell’emergenza economica e sanitaria determinata dall’epidemia da coronavirus.

REM, i soldi necessari

I tecnici del Ministero del Tesoro sono a lavoro per definire i dettagli e soprattutto il quantum che occorre per finanziare il provvedimento. Si calcola una misura da 6 miliardi di euro per 10 milioni di lavoratori. Un sussidio onnicomprensivo, che non coprirebbe dunque, come il bonus da 600 euro, solo le partite IVA, i commercianti o gli artigiani. A beneficiarne sarebbero tutte le altre categorie escluse, come braccianti agricoli, lavoratori del mondo dello spettacolo, stagionali e badanti.

Il Reddito di Emergenza si rivelerebbe un sussidio necessario soprattutto per quelle categorie che non lavoreranno questa estate, come bagnini, camerieri, addetti alle pulizie e animatori turistici. Con la stagione estiva compromessa, infatti, non avrebbero altre forme di sostegno economico.

Reddito di emergenza per i lavoratori a nero

Resta invece da sciogliere il nodo dei lavoratori a nero. Nel REM, reddito di emergenza, sarebbero inclusi anche loro. L’altra ipotesi invece al vaglio del Governo è di riconoscere ai lavoratori a nero che non beneficiano del reddito di cittadinanza un bonus a parte, il cui importo potrebbe oscillare tra i 600 euro e i 780 euro.

Il Governo pensa di agganciare questa misura all’art. 44 del decreto “Cura Italia” previsto a favore delle partite IVA. E’ un modo con cui l’Esecutivo vorrebbe anche togliere quell’esercito di “affamati” che la criminalità organizzata nelle regioni del Sud vogliono pilotare nel corso dell’emergenza.

Chi erogerà il REM: domanda e come si ottiene

L’INPS potrebbe essere l’ente scelto dal Governo per erogare il sussidio pensato a favore di precari e stagionali. Da definire però le modalità di erogazione dell’assegno. Si potrebbe caricare sulla tessera del reddito di cittadinanza, per chi ne detiene una, oppure versare un accredito sul conto corrente del beneficiario. Il richiedente dovrebbe presentare domanda attraverso una domanda a cui allegare un’autocertificazione e i propri dati anagrafici. La richiesta verrebbe poi valutata dai tecnici dell’ente previdenziale in tempi rapidi.