Renato Mangano

Capo d’Orlando – Altro dato negativo dovuto in qualche modo all’emergenza Covid-19 sembra essere il decremento segnato nella raccolta differenziata. Numeri e percentuali alla mano dicono che si stanno perdendo le buone abitudini e dal mese di gennaio in cui si era raggiunto il 69,13% dell’differenziata, nel mese di febbraio e’ sceso al 62,67% ed adesso si ferma al 40%. Il fenomeno non trova risposte certe, ne’ si puo’ spiegare solo con la raccolta rifiuti di quei cittadini in quarantena costretti a non fare la differenziata, perche’ sono stati una minima parte della popolazione. Nei prossimi giorni saranno analizzati i vari aspetti socio-economici che hanno influito nell’aumento della indifferenziata.

Di seguito il comunicato stampa del consigliere Renato Mangano: “Desta giustificata preoccupazione e sorpresa la percentuale del 40% dei rifiuti differenziati nella raccolta del mese di marzo. C’erano tutti i presupposti, infatti, di poter superare la soglia minima del 65% , in quanto il dato si riferisce soltanto alle utenze domestiche in considerazione che la pandemia coronavirus ha determinando la chiusura di quasi tutte le attività commerciali.
Tutto ciò preoccupa gli addetti ai lavori sia tecnici che politici, senza alcuna distinzione tra maggioranza e minoranza, perche’ è noto a tutti che a seguito delle difficoltà nell’individuazione di un centro di stoccaggio autorizzato, l’umido e’ stato conferito nell’indifferenziato con le conseguenti ripercussioni negative per le tasche dei cittadini.
Pertanto, per risolvere definitivamente il problema dello smaltimento dell’ umido, non è più differibile l’avvio del “compostaggio domestico, con una qualificata e capillare campagna pubblicitaria di informazione e sensibilizzazione della cittadinanza, coinvolgendo anche le associazioni del terzo settore, e con l’ immediata distribuzione delle compostiere. Si ricorda, tra l’altro, che le compostiere sarebbero dovute essere già in possesso del Comune paladino, sia perché rientravano negli obblighi contrattuali del precedente gestore del fallimentare servizio di raccolta rifiuti sia perché tale obbligo di consegna del detto materiale e’ stato confermato nella recente e onerosa transazione con la Multiecoplast- Ati.
La pratica del “compostaggio domestico” e’ di facile attuazione perché la pluralità dei cittadini popola le contrade e le zone residenziali con verde privato, e comporterebbe un vantaggio immediato sia per l’utente che potrebbe usufruire delle agevolazioni tariffarie già previste nel regolamento comunale e sia per il gestore del servizio ambientale che sarà agevolato nella differenzazione dei rifiuti, e per la prevedibile drastica riduzione dei conferimenti rispetto alle percentuali di umido precedentemete conferiti.
La richiamata problematica era stata già approfondita nella commissione consiliare permanente “Igiene Ambientale”, presieduta dal consigliere Felice Scafidi, partecipata dai consiglieri componenti Sandro Gazia, Linda Liotta e Renato Mangano e dai capogruppo Massimiliano Fardella e Alessio Micale che con il contributo sia dei tecnici comunali che del direttore generale della SRR Messina Provincia, si era giunti alla conclusione che con l’ applicazione della “Tariffa Puntuale” (chi più differenza meno paga), e con l’ adozione del ” Compostaggio Domestico”, la riduzione del 50% della tariffa TARI avrebbe rappresentato un obbiettivo facilmente raggiungibile.