Con le ultime dichiarazioni postate sui profili social Giuseppe Sindoni, ex Direttore Sportivo e ormai ex General Manager della società paladina, apre a nuovi scenari per il futuro della pallacanestro a Capo d’Orlando. In precedenza, anche il Presidente Enzo Sindoni aveva rilasciato dichiarazioni alquanto preoccupanti prima dell’inizio dell’anno 2020:

Presidente Enzo Sindoni

“Noi siamo padroni del nostro destino: quello che è domani dipendente da quello che facciamo oggi, ed oggi noi chiediamo al territorio di stingersi attorno ad una squadra che, secondo me, è un orgoglio per tutti. E’ che non è la squadra del Presidente Sindoni, perché la società c’è l’ho in prestito, mi è stata consegnata tanti anni fa …. è verrà il giorno nel quale, magari non è tanto lontano, dove io la consegnerò in altre mani e continuerò a sostenerla dall’esterno”.

Ipotizziamo cosa potrebbe esserci dietro la rinuncia della Famiglia Sindoni di abbandonare la società:

  • Orlandina Basket indebitata: la stagione 2019/20 è stata parecchio travagliata dal punto di vista della costruzione dell’organico tecnico della squadra: un roster incompleto causa infortuni di inizio e a campionato in corso, avevano creato e non pochi dubbi al coach Marco Sodini, il quale aveva dichiarato in primis di poter vincere la Serie A2, salvo poi ripensamenti. Gli arrivi di Marco Laganà, Jon Elmore ed ultimo Akos Keller, sono stati i rinforzi per salvare le sorti della categoria, effettuati con grandi sforzi economici. Ad aggravare la situazione, ci hanno pensato: gli ex giocatori Vojislav Stojanovic e Mario Delas che chiedevano il pagamento del BAT nell’anno dell’ultima Serie A1 prima della retrocessione, la mancanza di un main sponsor ad inizio della stagione e il dato statistico che recitava la diminuzione di abbonati rispetto al passato campionato di Serie A2 Ovest, il quale ha diminuito anche i ricavi in entrata.
  • Vendere il titolo o dichiarare fallimento?:  Dalle dichiarazioni rilasciate dal Presidente, <consegnare in altre mani>> poteva far presagire ad un passaggio di gestione societaria dal padre Enzo al figlio Giuseppe, ed invece la rinuncia di Sindoni junior alla carica di DS apre ad una nuova ipotesi: un nuovo acquirente in grado di rilevare l’Orlandina Basket. Se così dovesse accadere ci sarà una nuova proprietà a confermare la categoria in Serie A2, ma se dovesse essere un’altra società cestistica a rilevare il marchio paladino, verrà dichiarato il fallimento e la cessione del titolo (assorbimento) da parte della nuova società.
  • Futuro di Staff dirigenziale e tecnico: con il probabile arrivo di nuovi proprietari cambierà lo scenario anche per le altre cariche: direttore generale, marketing, scouting lasceranno con molta probabilità almeno che il nuovo acquirente non intende confermare (ipotesi proprietario esterno); mentre sarà invece plausibile l’uso dello staff <<di fiducia>> qualora venga rilevata la società paladina di via Beppe Alfano. E lo staff tecnico?? Il nuovo proprietario potrebbe dare nuove garanzie di conferma ad alcuni membri: fisioterapisti, medici, preparatori, assistenti e coach e confermare giocatori qualora riesca a garantire loro il prolungamento del contratto; altrimenti ci sarà il cosiddetto “rompete la righe” da parte di tutti.

Il futuro dell’Orlandina Basket è da considerarsi un’incognita e forse “la consegna” non sembra poi così tanto lontana.