Sant’Agata M.llo – Il progetto redatto con la supervisione del dott. Giuseppe Laganga per la riconversione del corpo B dell’ospedale e’ stato stoppato da una relazione della direzione sanitaria del presidio con parere negativo.
Non sono del medesimo parere ne’ l’assessore regionale alla salute Ruggero Razza ne’ il soggetto attuatore per l’emergenza Covid, dottor Giuseppe Laganga.
Intanto il sindaco di Sant’Agata Militello, Bruno Mancuso dichiara: “Non riteniamo proficui passi indietro di alcun tipo rispetto all’ipotesi progettuale che è stata proposta ai sindaci del distretto ed agli operatori sanitari, dapprima nelle linee guida dall’assessore regionale alla salute Ruggero Razza, quindi dal soggetto attuatore, dottor Giuseppe Laganga, già inserita nel piano straordinario regionale per l’emergenza, riguardo la riconversione di un’ala dell’ospedale di Sant’Agata Militello come Covid Hospital con anche i quattro posti di terapia intensiva.
Un’ipotesi che, come ho già avuto modo di affermare settimane addietro, riteniamo rappresenti, in questo momento di piena emergenza sanitaria, un buon compromesso tra la dovuta assistenza ai pazienti del territorio che ne dovessero avere necessità, fermo restando l’assoluto rispetto degli standard di sicurezza strutturali e strumentali e per il personale tutto, e la garanzia della funzionalità di tutti i reparti ospedalieri. A conclusione della fase di emergenza, quindi, potremo avere un presidio dotato di strutture certamente migliori, come i posti di terapia intensiva, a tutela della salute di tutti i cittadini del comprensorio dei Nebrodi.
Rimaniamo pertanto pienamente fiduciosi nelle attività tecniche già svolte dall’ufficio del soggetto attuatore, in continuità con quanto fin qui prospettato, nell’ottica dell’esecuzione della migliore soluzione possibile a garanzia della salute di tutti, tanto nella fase di criticità attuale quanto nel prossimo futuro”.
Perentorio anche il punto di vista dell’assessore regionale alle autonomie locali Bernardette Grasso: “Il Covid hospital a Sant’Agata di Militello deve essere realizzato. L’incapacità gestionale e l’irresponsabilità dell’Azienda sanitaria, a tutti i livelli, non possono bloccare la fattibilità di un progetto ben redatto dal soggetto attuatore – cioè il dott. Giuseppe Laganga, direttore generale Policlinico di Messina – approvato con apposito parere dal servizio sanitario Igiene ambientale, e già sottoposto al sindaco Bruno Mancuso quale delegato dai sindaci del Distretto sanitario della zona. La creazione di un reparto Covid, infatti, è una chiara garanzia di tutela della salute dei cittadini dei Nebrodi. Finora, purtroppo, chi è risultato positivo è stato costretto a essere ricoverato nei vari ospedali della provincia, con grave disagio personale e sociale. Appare di tutta evidenza – prosegue Grasso – come sia la separazione dei percorsi dei pazienti, attuabile grazie alla creazione del reparto Covid, a difendere in modo puntuale la salute dei cittadini dal rischio di contagio che invece, ad oggi, è altissimo data la promiscuità dei percorsi. I recenti numeri dei tamponi nella zona confermano i nostri timori. Mi assumo la responsabilità, di confermare quanto dichiarato dall’assessore Ruggero Razza, circa i nuovi posti di rianimazione verranno realizzati. Dotazione che, al termine dell’emergenza coronavirus, resterà sul territorio”.