Scoperta raccapricciante in un capannone in provincia di Trento. Una accanto all’altra erano accatastate 27 bare, mentre in alcuni sacchi c’erano i resti di corpi umani, pronti a essere cremati. L’allarme è stato dato da alcuni dipendenti di un’azienda vicina, a causa dei forti odori che uscivano dal manufatto industriale in località Scurelle, nell’Alta Valsugana 

La Procura della Repubblica di Trento ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di vilipendio di cadavere e gestione illecita di rifiuti. Il capannone è stato sequestrato.

Il primo intervento è stato effettuato dalla Polizia locale che è entrata nei locali apparentemente abbandonati. Poi è stato chiamato il personale dell’Ufficio di Igiene e Sanità pubblica provinciale, mentre i carabinieri della compagnia di Borgo Valsugana hanno cominciato a interrogare i testimoni. Le bare contenenti spoglie con defunti erano 24, mentre tre casse in zinco erano aperte sul pavimento. Si tratta ora di capire da dove provengono le bare, perché in qualche caso potrebbero essere state tumulate parecchio tempo fa. Si fa quindi strada l’ipotesi che l’operazione servisse anche a recuperare lo zinco per rivenderlo.

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