Capo d’Orlando (Me) 26 Aprile 2020 – La reazione era prevedibile e il sentore ai dpcm e ordinanze regionali vari, che allentavano le restrizioni era quello di via libera, come se a dover partire fossero state delle macchine allo spegnersi dei semafori .

Potremmo anche usare questo paragone ricongiungendolo ad una gara di formula 1 ma con la precisazione che in realtà ci si è partiti coi semafori accesi, troppo presto. Questa falsa partenza potrebbe recare delle penalizzazioni al team della scuderia chiamata società. Siamo adesso in attesa del verdetto !

Non è nostro costume additare qualcuno e non lo faremo di certo oggi, la considerazione però ci è dovuta.

Il virus ha preso possesso del nostro paese Italia ha avuto la forza di appropiarsi dei musei, parchi, delle città, un virus che se visibile potrebbe avere il volto di un militare nemico armato e pronto a colpirti da una postazione nascosta, la stessa che potrebbe essere utilizzata non appena abbassiamo la guardia e non riusciamo a capire che dobbiamo stare a casa.

La responsabilità è di chi dovrebbe tutelarci, il nostro Ministero della salute è un dicastero con portafoglio del Governo italiano, con compiti in materia sanitaria, di profilassi e raccordo con le istituzioni internazionali ed europee nel campo della salute, lo sappiamo bene ma noi dobbiamo anche metterci del nostro!.

L’ultima ordinanza del Comune di Capo d’Orlando ( ampiamente meno restrittiva di quella regionale) su un punto richiama l’attenzione, quello dell’ attività motoria in prossimità della propria abitazione,che oggi pare non essere rispettata dai cittadini.

La presente ordinanza ha efficacia dal 25aprile fino al 3maggio 2020.





Molta, perfino troppa è la voglia di riprendersi in mano la propria vita ma così facendo si rischia di dover ripartire da un punto che potremmo chiamare fase zero.

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