Nel 1970 gli Allman Brothers firmano per la Capricorn un etichetta discografica fondata da Phil Walden ex manager di Otis Redding, e decidono di pubblicare le loro esibizioni del 12 e 13 marzo al Fillmore East di New York. Una band atipica gli Allman Brothers formata da due chitarristi, due batteristi, un bassista e un tastierista Greg Allman, che è anche il cantante. Suonano una musica aggressiva, sanguigna e possente, che affonda le sue radici nel blues del delta amalgamandolo con il country e il gospel, incorniciando le loro canzoni con lunghi geniali assoli di chitarra, sviscerati dal magico cuore di Duane Allman. Assoli che s’incastrano perfettamente con quelli dell’altro chitarrista Dickey Betts,
supportati dal basso pulsante e inventivo di Oakley, e da una sezione ritmica che pompa ritmo e corre come un treno.
Live At Fillmore East è il loro capolavoro, un disco dove gli Allman Brothers reinventano il blues.
Irripetibile e fondamentale per chiunque.
Bartolo Federico