Scicli (Ragusa) – Erogazioni immediate e senza fare fila in banca: gli obiettivi del decreto “Liquidità” per aiutare le imprese a superare le conseguenze economiche della pandemia da Sars-CoV-2 ora diventano più raggiungibili. Le aziende italiane di qualunque dimensione e settore che per affrontare la ripartenza hanno bisogno subito di nuove risorse finanziarie oppure di rinegoziare e consolidare posizioni esistenti, possono ridurre i tempi della pratica bancaria presentando online al consorzio fidi ConfeserFidi la domanda per ottenere velocemente la garanzia consortile e la riassicurazione del Fondo centrale di garanzia gestito da Mediocredito centrale, sui finanziamenti bancari agevolati dai decreti governativi: ad esempio, fino a 800mila euro (garantiti al 100% dal confidi e riassicurati al 
90% dal Fondo centrale di garanzia) oppure fino a 5 milioni di euro (garantiti al 90% dal confidi e al 100% dal Fondo centrale di garanzia). Il tutto avviene con una procedura dematerializzata che fa sì che alla banca arrivi una pratica di fatto già pronta per la delibera.
Sul sito www.confeserfidi.it si accede alla procedura automatizzata “Easy Credit” per richiedere in pochi click il finanziamento assolvendo a distanza alla presentazione dei documenti e alla verifica presso la centrale rischi della Crif; quindi si avvia il confronto in videoconferenza con il consulente per completare la scelta della forma migliore di finanziamento fra quelle incluse in “Credit light”, la misura che sta incontrando apprezzamento da parte di molte banche, sgravate in questo modo da buona parte del lavoro istruttorio.Solo per la Sicilia, le imprese che ottengono un prestito fino a 100mila euro con preammortamento di almeno un anno hanno in più il 
diritto ad un contributo a fondo perduto fino all’11%, erogato dalla Regione tramite l’Irfis.
Giunto al suo 22° compleanno, il consorzio fidi siciliano ConfeserFidi, presente con una rete di 104 operatori nelle 21 regioni e province autonome d’Italia, è quindi un partner prezioso per le imprese italiane di tutti i settori che devono superare l’esame di affidabilità da parte delle banche avendo subito dal “lockdown” perdite che hanno ridotto i requisiti di bilancio e di solidità.
Con una base di 9.690 imprese associate in tutta Italia (+208 nel 2019) e garanzie rilasciate a supporto di finanziamenti in essere per 201.112.916 euro (+8% nel 2019), ConfeserFidi è un network nazionale che gode del rapporto fiduciario di 40 istituti di credito, grazie agli elevati parametri di credibilità, autorevolezza e solidità patrimoniale che sono stati confermati dai dati di bilancio 2019: utile netto di 743.562 euro; patrimonio netto di 19.395.482 euro; 
Total Capital Ratio del 25,4%; positiva gestione di incentivi pubblici alle imprese affidata da 7 Regioni e da altrettante Finanziarie pubbliche nonchè di fondi del MiSe, del Fei e della Bei.
Nel 2019, in concomitanza con la crisi, ConfeserFidi aveva già aumentato l’operatività di tutti i servizi, dalla garanzia consortile  ai finanziamenti di microcredito, dalle fideiussioni commerciali alla finanza agevolata che ha permesso a migliaia di imprese di accedere a contributi pubblici.
ConfeserFidi si è, infatti, aggiudicato bandi pubblici per la gestione  di misure agevolate in partenariato con la Regione siciliana e le Regioni Calabria, Puglia, Emilia Romagna, Campania, Lazio e Marche, nonché con le Finanziarie Sviluppo Campania, Lazio Innova, FinCalabria, FinMolise, Irfis-FinSicilia e Ircac. Infine, con Simest e i Ministeri delle Politiche agricole e dello Sviluppo economico, nonché Istituzioni europee come Fei e Bei.
Bartolo Mililli, A.d. di ConfeserFidi, evidenzia “la confermata solidità patrimoniale che ci rende un partner più che affidabile per banche e imprese”. Risultati possibili grazie anche “alla completa dematerializzazione delle attività che, unitamente alla professionalità dei collaboratori, permette di velocizzare i tempi di risposta, riscuotendo l’apprezzamento delle imprese più esigenti, anche quelle di regioni economicamente più sviluppate come Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto”.
Roberto Giannone, presidente di ConfeserFidi, guarda al superamento della crisi economica del Paese “che ConfeserFidi può contribuire a rendere possibile, grazie agli ottimi risultati conseguiti che ci permettono di rafforzare alcune partnership già avviate e di 
completare le azioni già intraprese per continuare a sostenere ancor 
più le imprese in questa difficile fase”.