Dopo 27 mesi alla guida amministrativa dell’Ente Parco dei Nebrodi quale Commissario Straordinario è venuto il momento di congedarmi una volta che il governo regionale ha nominato, come è giusto che sia, la nuova governance dell’Ente.L’Ente Parco ha bisogno, ora più che mai, di una guida autorevole che possa lavorare in prospettiva per i prossimi anni e proiettare l’Ente in una nuova dimensione che sia adeguata ai tempi e alle sfide che si profilano anche in considerazione della pandemia Covid-19.Ho assunto l’incarico di Commissario Straordinario con spirito di servizio, sentimento che ha sempre guidato il mio mandato, e con spirito di servizio mi congedo avendo la certezza di avere lavorato in questi 27 mesi fianco a fianco con tutti i Sindaci, nessuno escluso, per venire incontro alle problematiche ed alle tante esigenze del territorio che nel tempo mi sono state rappresentate; ho fatto tutto quello che è stato nelle mie possibilità, impegnando le fin troppo esigue risorse finanziarie dell’Ente. Eppure, malgrado le limitate risorse finanziarie, siamo riusciti a centrare a chiusura dell’anno 2018 un obiettivo prestigioso che ha proiettato l’Ente Parco dei Nebrodi sul palcoscenico internazionale delle aree protette con l’elezione in Cina nel comitato esecutivo dello IAPA (International Alliance Protected Areas) e il gemellaggio con il Parco cinese di Changbai Shan, sito UNESCO, con cui è in corso un protocollo di collaborazione finalizzato a condividere buone pratiche ed esperienze di gestione forestali ed eco turistiche.Ho cercato di pubblicizzare, valorizzare e tutelare un patrimonio che ritengo di inestimabile valore ambientale, naturalistico, vegetazionale, zoologico, geologico, storico, culturale, antropologico e agroalimentare che purtroppo è ai più sconosciuto; non sempre la mia azione è riuscita a centrare l’obiettivo dovendo fare i “conti“ con un bilancio che ha sempre lasciato poco spazio alle iniziative, certo di avere fatto tutto con impegno e convinzione.Ho dovuto affrontare problematiche che si trascinavano da anni e che purtroppo sono sfociate in contenziosi legali come ad esempio, uno su tutti, quello del rifugio del parco di S. Fratello dove il sottoscritto ha fatto di tutto per addivenire a un bonario componimento, ma si è scontrato contro una ostinata e pervicace ostilità della società che aveva in gestione la struttura. Sono stati in ogni caso 27 mesi di intenso e impegnativo lavoro che hanno prodotto il rilancio del comparto del settore della fruizione e del tempo libero con la costituzione dell’Associazione Nebrodi Outdoor, l’avvio delle azioni per il marchio di qualità del suino nero dei Nebrodi, la firma di un protocollo con Sistema Museale dell’Università di Palermo per la realizzazione di programmi scientifici e promozionali, la proficua collaborazione con la Società Italiana di Geologia Ambientale – con la costituzione di un Comitato Tecnico Scientifico – per addivenire anche alla istituzione di un Geoparco, al fine di utilizzare anche il comparto del geoturismo.L’avvio delle azioni di studio è stata accompagnata da una fitta attività di divulgazione: è stato inoltre richiesto, per valorizzare al meglio il comprensorio dei Nebrodi, l’aggiornamento dell’elenco dei geositi regionali, con l’inserimento di n. 10 geositi nel Decreto Ass. T.A. n.238/2018 mentre altri 10 sono in fase di trasmissione. Questi adempimenti sono stati effettuati in via propedeutica alla candidatura di un Geopark, che in Sicilia vede la sola rappresentanza del Parco delle Madonie e di Rocca di Cerere. L’omologazione della pista da sci di Cesarò invece permetterà l’ampliamento della fascia di utenza sportiva, in aggiunta a quella tradizionale del trekking. Il rilancio delle attività della Banca del germoplasma dei Nebrodi, ha permesso –grazie alla nomina del Direttore e quindi con la scissione della fase di indirizzo politico da quella tecnico-gestionale – di avviare una intensa attività promozionale, soprattutto con le scuole.E ancora l’inserimento del Parco all’interno del direttivo siciliano dell’Associazione Italiana per l’Ingegneria Naturalistica che vedrà, all’interno dei lavori della Dorsale dei Nebrodi, anche la realizzazione di specifici cantieri didattici –dedicato alle opere di rinaturalizzazione ambientale per fornire “a casa loro e sul campo” strumenti all’avanguardia ai nostri tecnici , le intense azioni di collaborazione scientifica con il Comitato Parchi Nazionali e la Società Italiana di Scienza del Suolo, che hanno comportato anche seguiti in campo internazionale hanno arricchito il comune percorsoL’avvio delle procedure di adesione alla Carta Europea del Turismo Sostenibile, ovvero la certificazione che permette una migliore gestione delle aree protette per lo sviluppo del turismo sostenibile, ha ulteriormente rafforzato il rapporto con la Federazione dei Parchi e delle aree protette.Il comune obiettivo di tutela del patrimonio naturale e culturale, nonché il miglioramento della gestione del turismo a favore dell’ambiente, della popolazione locale ma anche degli addetti ai lavori (dal comparto dell’agroalimentare a quello turistico) è stato il principio guida in questo periodo trascorso alla guida del Parco.Per quanto mi riguarda, concludo con la certezza di aver assolto il mandato commissariale con il massimo impegno, con lo spirito di servizio necessario a valorizzare il patrimonio di valori del Parco.Sarò sempre a disposizione del territorio dei Nebrodi: la mia esperienza alla guida dell’Ente si conclude qui, Vi saluto