Nello Musumeci

Linciaggio vergognoso, insulti e minacce infami via social. Scene dell’altro mondo. Al  presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci,  dopo la nomina ad assessore della Cultura del leghista Alberto Samona’ alla guida dell’Assessorato ai Beni culturali sono giunte addirittura minacce di morte. E’ lo stesso Musumeci in una diretta facebook a darne notizia.  “Farai al fine del topo”, “Ti appenderemo a testa in giù”, “Hai i giorni contati”, “Ti auguro una morte lenta e dolorosa”: queste alcune frasi miserabili rese note dallo stesso governatore.  Che va avanti senza indugio sulla sua strada.   “Per alcune di queste frasi se ne occupa già la polizia e per altre sono in corso le identificazioni degli autori”. E ha aggiunto con il consueto garbo che lo contraddistingue: “E’ giusto contestare un’iniziativa del presidente della Regione se non la si condivide ma questo dissenso deve essere espresso in maniera corretta”.

REPLICA del Governatore. Il Presidente Musumeci risponde agli attacchi del Pd dopo la nomina di Samonà:  “Stiano zitti quelli del Partito democratico, che con Crocetta hanno cambiato 54 assessori in due anni. Con quel governo in due anni e mezzo sono arrivate 22 nomine di assessori, io ne ho fatte soltanto due. Per la Cultura misero assessori che non volevano neanche restare al proprio posto – ricorda Musumeci -. Lo scienziato Zichichi non diede vita neanche a una delibera e Franco Battiato si chiese: ‘cosa ci sto a fare io qui?’. Come possono parlare di rimpasto? Nessun rimpasto, abbiamo solo completato la giunta con il dodicesimo assessore”.

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