Lunedì scorso, in occasione della tanto agognata fase 3, molte attività hanno finalmente alzato le saracinesche e ripreso l’attività. Si prova a tornare alla normalità ma senza dimenticare che la lotta al Covid-19 è ben lontana dall’essere vinta: sanificazione e distanziamento sono le parole d’ordine. Tutti i locali sono infatti stati accuratamente puliti e sanificati e la regola principale che i clienti dovranno rispettare è quella del distanziamento sociale, mezzo fondamentale per eliminare la possibilità di un contagio. Abbiamo finalmente potuto risolvere i disastri fatti ai nostri capelli durante il lockdown, prendere un caffè nel nostro bar preferito ma soprattutto…ricominciare a fare shopping! Dopo due mesi, il 18 maggio si sono riaperte anche le porte delle attività commerciali legate al mondo della moda, primi fra tutti i negozi di abbigliamento e calzature. Ma prima di catapultarci freneticamente dentro un negozio facciamo un po’ di chiarezza sulle regole da rispettare per uno shopping fatto in sicurezza.
- Come già anticipato bisogna fare attenzione alla distanza da tenere con gli altri clienti che, da un metro, sale a due metri.
- All’ingresso di ogni negozio bisognerà posizionare un distributore di gel disinfettante e, dove possibile, di guanti monouso; i capi infatti andrebbero toccati preferibilmente con i guanti anche se al momento non esiste un obbligo esplicito di sanificare i capi esposti dopo che sono stati maneggiati.
- Sia i clienti che il personale del negozio dovranno sempre indossare la mascherina che resta il dispositivo di protezione individuale fondamentale: senza non sarà possibile entrare nella boutique.
- Bisognerà contingentare gli ingressi: se il locale è di piccole dimensioni, si potrà entrare solo uno per volta, quindi bye bye shopping con le amiche.
- Si potrà entrare ed uscire dal negozio attraverso un percorso obbligatorio precedentemente predisposto all’interno dello store al fine di evitare contatti e assembramenti.
- Oltre alla sanificazione dei locali, il titolare alla chiusura dovrà provvedere all’igienizzazione anche dei camerini e dei filtri del ricircolo dell’aria.
E’ quasi un dovere morale aiutare, con i nostri acquisti, i negozianti che a causa della chiusura forzata, hanno avuto ingenti perdite economiche ma è altrettanto doveroso uscire di casa e frequentare locali e negozi nel rispetto delle regole e con senso civico perché queste nuove aperture non rappresentano un “liberi tutti” o la fine della pandemia ma il tentativo di tornare in modo graduale alla normalità.