L’associazione di commercianti e imprenditori orlandini CapoVolti scrive per fare appello alla cittadinanza ed alle istituzioni, al fine di sensibilizzare sull’attuale situazione di difficoltà in cui si trovano.
“Siamo un gruppo di piccoli imprenditori – dicono –, profondamente danneggiati dalla crisi scaturita dall’emergenza Coronavirus. Stiamo provando a ripartire, facendo sforzi e investimenti importanti in un periodo complicato.

Vorremmo solo lavorare, rispettando e facendo rispettare le misure di sicurezza, che conosciamo perfettamente, ma senza sentirci costantemente il fiato sul collo.
Purtroppo, infatti, lo scorso fine settimana qualche spiacevole episodio ha visto loro malgrado protagonisti alcuni nostri associati del settore della ristorazione. Non vige, infatti, per le attività come bar, pizzerie e ristoranti, l’obbligo di chiusura alle 23:30;
siamo delusi dal fatto che chi dovrebbe far rispettare le regole in realtà le conosca male”.
Senza alcuna polemica, l’associazione CapoVolti vorrebbe fare appello alla
cittadinanza affinché gli avventori di negozi e locali indossino la mascherina, così come previsto dall’ordinanza del Sindaco Ingrillì, e rispettino le regole di distanziamento interpersonale, in particolare nelle pertinenze esterne dei locali.
“Noi gestiamo i nostri locali ed è nostra responsabilità attenzionare tutto ciò che succede all’interno e negli spazi di nostra competenza – proseguono –, ma non possiamo avere occhi ovunque, diventare degli sceriffi e passare il tempo a rimproverare i nostri clienti, che all’esterno del locale non rispettano le regole”.
“È giusto chiedere che si rispettino le misure di contenimento del contagio ed è sacrosanto vigilare in tal senso – concludono gli associati –, anzi, ringraziamo le istituzioni e le forze dell’ordine che, finora, hanno lavorato incessantemente per garantire la sicurezza di tutti. Per questo motivo chiediamo la collaborazione dei clienti: chiediamo solo di lavorare, in tutta sicurezza, consentendo al nostro amato paese di riprendersi dal punto di vista economico e sociale”.