«L’accordo siglato oggi rappresenta la ripresa delle relazioni sindacali, anche perché si è ragionato in chiave costruttiva». A dirlo sono i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Messina, Giovanni Mastroeni, Antonino Alibrandi e Ivan Tripodi, al termine dell’incontro tenutosi questa mattina nel salone della Camera di Commercio con i vertici di Sicindustria e della Raffineria di Milazzo.
«L’aspetto importante è che si torna a dialogare – continuano – con l’obiettivo comune di superare il periodo negativo che sta attraversando tutta l’area a causa dell’emergenza sanitaria e dei blocchi legati al CoVid19. Nel rispetto dei Dpcm e delle normative, adesso si lavorerà per far rientrare prima possibile tutti i lavoratori all’interno del ciclo produttivo». La prossima settimana, è stato concordato, l’azienda e le imprese inizieranno a programmare le attività da svolgere così da calendarizzare un rapido rientro organizzato dei lavoratori. «Il verbale sottoscritto prevede accordi che vanno verificati passo dopo passo – affermano Mastroeni, Alibrandi e Tripodi – ma l’impegno, frutto anche delle istanze che i lavoratori hanno evidenziato nei giorni di protesta fuori dai cancelli, è di mettere in moto un percorso che garantisca equità nel rientro a tutti i lavoratori».
Soddisfazione dei sindacati anche per le conferme arrivate dai vertici di Eni e Q8 per gli investimenti nella Raffineria di Milazzo. «Sono stati confermati 45 milioni di investimento per il 2020 e questo è un buon segnale considerato che altrove non c’è nulla – sostengono i sindacalisti – La presenza e le parole espresse dai vertici di Eni e Q8, arrivati sin da Roma, conferma la volontà degli azionisti di investire nel sito di Milazzo e lo riteniamo un segnale importante perché hanno chiarito come la Raffineria Ram rappresenti un punto fermo del loro business». La ripresa delle relazioni sindacali, per Cgil, Cisl e Uil, è importante anche per un altro aspetto: «Tra i tanti temi da affrontare in futuro – ricordano – c’è anche quello del Piano di qualità dell’aria emanato dalla Regione Sicilia che mette in forte difficoltà la continuità della Raffineria e servirà un fronte comune, nel rispetto dei ruoli di ciascuno, per tutelare il sistema produttivo ed industriale del territorio messinese e per garantire in pieno il binomio difesa dell’ambiente e sviluppo economico-sociale».