Capo d’Orlando – All’indomani della conferenza stampa indetta dal sindaco Ingrillì non si poteva restare in silenzio e si doveva evidenziare l’insufficienza delle misure agevolative messe in atto da chi governa e ha l’onere di andare in soccorso ad imprenditori e commercianti, anima e cuore di una cittadina turistica.

Di seguito la Nota del consigliere Renato Mangano.

Si vuole comprendere, una volta per tutte, che con la semplice proroga dei tributi non verrà scongiurato il paventato default di tante attività commerciali? I negazionisti dell’impegno profuso da consiglieri di maggioranza e minoranza per dare risposte chiare a problemi vecchi e nuovi di chi fa impresa oggi, avrebbero dovuto far tesoro delle proposte  sollecitate fin dal 10 marzo 2020 dalla commissione consiliare permanente “Turismo- Sanità-Politiche Sociali”, invece di non tenere in alcun conto. S’impone quindi l’urgenza di riportare ordine e trasparenza su quanto è stato fatto con responsabilità e spirito di servizio dalla politica in bipartisan.

Gli imprenditori si aspettavano, legittimamente, un corposo elenco di agevolazioni comunali peraltro già approfondite oltre che in commissione anche nelle periodiche riunione serali di confronto e ragionamento svolte in collegamento Skype con gli altri colleghi consiglieri, con il sindaco e il presidente del Consiglio, finalizzate a dare sollievo agli esausti  bilanci aziendali.Il presidente Felice Scafidi aveva tra l’altro proposto d’impegnare parte delle tradizionali risorse del bilancio comunale destinate alle manifestazioni estive, per dare dei contributi straordinari a quelle attività commerciali che a seguito delle reiterate ordinanza nazionali e regionali hanno dovuto tenere abbassate le saracinesche.  Così come era stato proposto dal vice presidente della detta commissione Sandro Gazia di andare oltre il semplice accoglimento delle proposte delle associazioni di categoria e del comitato cittadino “Capo d’Orlando è di tutti” in merito all’integrazione del 50% delle autorizzazioni del suolo pubblico, programmando l’ampliamento dell’isola pedonale nelle ore serali, con la chiusura di alcune vie cittadine e la contestuale collocazione di elementi di arredo urbano.  Entrambe le proposte sono state fatte proprie dalla II Commissione e portate all’attenzione del sindaco. Tutto ciò è da inserire in un contesto in cui per tantissimi anni gli imprenditori sono stati tartassati e  mortificati con esagerate fatturazioni dei servizi ambientali, spesso neanche resi o a prezzi esorbitanti.  A questo punto deve essere chiaro ai cittadini l’interrogativo che la minoranza si pone: come interpretare l’offerta di 250.000 euro che l’amministrazione Ingrillì devolverebbe a chi si sta prodigando per la ripartenza dell’economia orlandina? Tanta amarezza e sconcerto per le 250.000 chiacchiere di chi amministra col fiato corto per i debiti accumulati e pensa di buttare fumo negli occhi a chi da mesi è a bocca asciutta. Solo fumo e niente arrosto potremmo dire dato che nulla di valido è scaturito dalle numerose riunioni tenute dal sindaco, fra incontri ufficiali ed informali con le categorie di imprenditori che ormai sono giunti al capolinea e registrano l’ennesima delusione adesso che si conoscono le misure agevolative prese dall’amministrazione.

Conclusivamente, chiedo al sindaco e al presidente del Consiglio ognuno nell’ambito delle proprie competenze Istituzionali  di convocare un consiglio comunale aperto  a tutti i commercianti, professionisti e titolari di P.Iva per porre in essere tutto quanto necessario per dare tempestivamente risposte esaustive all’Imprenditoria Orlandina.