BARI – Dalle casse dell’Automobile Club di Foggia mancavano 927mila euro, soldi provenienti dalle quote associative e dalle licenze sportive Csai. Avrebbe dovuto riversarli la Aci Foggia Gestore srl, una società partecipata dallo stesso Automobile Club nel frattempo fallita, lasciando un «buco» che ha poi portato al commissariamento della sede dauna. Per questa vicenda la Corte dei Conti della Puglia, accogliendo la ricostruzione del vice-procuratore Pierpaolo Grasso, ha condannato Nunzio Tarantino, a restituirne circa 800mila: il resto della somma è nel frattempo andato prescritto, ma è ancora in piedi il processo che riguarda bolli regolarmente incassati ma mai pagati.
Quindi, finalmente è stata applicata la legge Brunetta. La notizia ormai è ufficiale anche se il nominativo è scomparso dalla lista dipendenti della Direzione Regionale Puglia. Tarantino, oltre alla condanna emessa dalla Corte dei Conti (sentenza non ancora definitiva) è stato condannato anche in sede penale. Fino a qualche mese fa l’ACI lo aveva sospeso dal servizio, ma non dallo stipendio. Alla vicenda, il dirigente che 7 anni fa aveva denunciato i fatti subendo ritorsioni a non finire, il messinese Guglielmo Parisi, adesso mette la parola “fine”.

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