Locali chiusi alle 2 dal venerdi alla domenica, all’1 negli altri giorni.
Ordinanza sindacale di modifica degli orari di apertura dei locali e degli esercizi commerciali e di regolamentazione della vendita e somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche 

Il sindaco Giovanni Formica ha firmato un’ordinanza che disciplina, gli orari di apertura e chiusura dei locali e regolamenta anche la vendita e somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche. Un provvedimento che giunge dopo quanto emerso nel Comitato Ordine pubblico e sicurezza tenutosi in Prefettura giovedì scorso.
Le modifiche avranno efficacia già da oggi. Ecco il dettaglio.
Orario di attività.
Tutte le tipologie di pubblici esercizi, esercizi di vicinato alimentari, laboratori artigianali di prodotti alimentari (a titolo esclusivamente esemplificativo e non esaustivo: ristoranti, trattorie, pizzerie, pub, self-service, bar, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie e similari) dovranno chiudere i locali al pubblico alle ore 01:00 nei giorni da lunedì a giovedì e alle ore 02:00 dal venerdì alla domenica.
E’ fatto obbligo all’esercente l’attività autorizzata di apporre un apposito cartello indicante l’orario di apertura e chiusura dell’esercizio.
Previste pesanti sanzioni economiche per coloro che non rispetteranno l’ordinanza.
Vendita bevande alcoliche e superalcoliche
Sempre da oggi – 13 giugno – e sino al prossimo 30 giugno, su tutto il territorio cittadino è fatto divieto per gli esercizi di vicinato di vendere per asporto, bevande alcoliche e superalcoliche di qualsiasi gradazione prima delle ore 08:00 e dopo le ore 21:00 di ogni giorno della settimana.
Il predetto divieto non si applica agli esercizi di vicinato che siano anche laboratori artigianali di produzione (ad es. gastronomie, gelaterie, rosticcerie, etc.), a condizione che non siano in alcun modo utilizzati contenitori in alluminio o vetro.
Divieto anche per tutti gli altri esercizi, di vendita per asporto di bevande alcoliche e superalcoliche prima delle ore 08:00 e dopo le ore 21:00 di ogni giorno della settimana.
I titolari di distributori automatici, di vendita al pubblico di bevande alcoliche, non potranno operare la vendita prima delle ore 08:00 e dopo le ore 20:00 di ogni giorno della settimana. Stesso discorso per le bevande in vetro o alluminio, anche se analcoliche, prima delle ore 08:00 e dopo le ore 20:00 di ogni giorno della settimana.
Nel provvedimento si evidenzia ancora che dopo le ore 21.00 è consentita esclusivamente agli esercizi pubblici (ad es. bar, pub e ristoranti) la somministrazione delle bevande alcoliche e superalcoliche per il consumo immediato all’interno del locale o nello spazio esterno di pertinenza regolarmente avuto in concessione e nel rispetto delle linee guida allegate all’O.P.R.S. 22/2020.
La somministrazione di bevande al banco o la vendita di bevande da asporto, è consentita, dopo le ore 21:00, esclusivamente agli esercizi pubblici (ad es. bar, pub e ristoranti), a condizione che non vengano impiegati contenitori in vetro o alluminio.
L’ordinanza, adottata anche dagli altri Comuni del messinese, scaturisce dalle violazioni delle misure di prevenzione COVID-19 adottate a livello nazionale e regionale, sia in tema di rispetto di distanze interpersonali sia con riguardo all’uso dei dispositivi di protezione individuale che si è scaturita a seguito della riapertura degli esercizi commerciali e dei pubblici esercizi, comprese le attività artigianali con asporto.
“In occasione del Comitato Ordine Pubblico e Sicurezza del 11 giugno – evidenzia il sindaco Formica – si è sottolineata la necessità di intervenire con misure atte a scoraggiare la formazione di aggregazioni notturne di persone, in considerazione dell’esigenza di tutelare la salute pubblica, prevedendo una nuova regolamentazione anche a Milazzo, città che,  durante i fine settimana, anche in ragione della quantità e qualità dei servizi offerti, è meta di un consistente flusso di giovani, provenienti da tutti i comuni della Città Metropolitana. Dopo una serie di consultazioni con i Sindaci dei comuni a maggiore vocazione turistica della costa tirrenica della Città Metropolitana, si è pervenuti alla determinazione di individuare, in massima parte, misure omogenee di governo dei questi fenomeni”.

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